Cannes 2018, Shoplifters: Recensione, Kore-eda taccheggiatore da Palma D’Oro

19/05/2018 di Redazione

 Shoplifters è il nuovo film del maestro Kore-eda presentato al Festival di Cannes 2018. Racconta la storia di una famiglia particolare, grandi applausi e Palma D’Oro forse in arrivo per il regista del sol levante.
Il Festival di Cannes 2018 accoglie in concorso uno dei grandi maestri del cinema giapponese, il bellissimo e intenso “Shoplifters” di Kore-eda Hirokazu. La storia narra di una famiglia particolare, come già accaduto in altri film del cineasta. Osamu lavora come manovale  cercando di sbarcare il lunario assieme a suo figlio Shota commettono anche piccoli furti nei negozi. Quando incontrano la piccola Yuri sola in strada decidono di portarla a casa con loro. Della famiglia, povera ma felice, fanno parte anche Nobuyo, moglie di Osamu, sua sorella minore e la nonna Hatsue.

Quasi sempre  la famiglia che ti scegli è meglio di quella che ti è toccata alla nascita, peccato che non sempre si può scegliere con chi vivere. Il nuovo film di Kore-eda, “Shoplifters” presenta un tema a lui caro quello della famiglia, ma non quella ordinaria.

Partendo da una prospettiva inusuale, ci mostra una famiglia di piccoli delinquenti accampati nella casetta della nonna, e sopravvivono con la pensione della nonna e  rubacchiando nei supermercati e sul posto di lavoro.

Il manifesto di Shoplifters

L’arrivo della piccola Juri, successivamente ribattezzata Rin, che la famiglia accoglie quando capisce che i suoi veri genitori non la amano, e la maltrattavano.
Ed ecco il dilemma morale di Shoplifters: è meglio che un bambino cresca non voluto e maltrattato dai genitori oppure circondato dall’affetto di un bizzarro gruppo di estranei? La “mamma” di questa famiglia ce lo spiega con semplicità quando abbracciando Rin le dice che è questo che fa una mamma: abbraccia la sua bambina, non la picchia.
Tutti i temi della problematica societa’ giapponese vengono toccati in Shoplifters, ci ritroviamo a guardare oltre il ruolo che questi personaggi hanno nella società, per penetrare nel loro nucleo di tenerezza e amore.
 
Un momento di gioia familiare in Shoplifters

In conferenza stampa, il regista Kore-eda ha raccontato su Shoplifters: “Ieri ho rilasciato varie interviste e in molti mi hanno detto di essere stati adottati o di aver adottato un figlio, e di essersi ritrovati pienamente nei legami intimi di questa famiglia. Per me saperlo è stato emozionante, perché vuol dire che sono riuscito davvero a mostrare quello che intendevo“.

Attraverso la famiglia, il regista ci parla anche dei disagi della società giapponese odierna, piena di contraddizioni, e vittima di un calo di nascite dovuto ad una società introversa, vittima della sua stessa tecnologia che permette di comunicare, ma che in realtà isola sempre di piu’.

Degni di nota i due giovani attori del cast , Jyo Kairi e Sasaki Miyu, con la seconda che è  la più giovane attrice ad aver partecipato ad un Festival di  Cannes e anche questo ha contribuito a creare molta simpatia attorno a Shoplifters.
“Shoplifters”  si propone come uno dei film più delicati ed intensi con una storia familiare che ricorda da lontano anche il nostro cinema neorealista, e questo candida il regista come uno dei probabili vincitori della Palma D’Oro.
 

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