Cannes 2018, Gary Oldman: La masterclass “Ho iniziato a recitare per colpa di Malcom Mcdowell” | INTEGRALE
26/05/2018 di Redazione

Il Festival di Cannes 2018 chiude il ciclo delle masterclass della 71esima edizione con un fantastico incontro con Gary Oldman. Il premio Oscar per l’interpretazione di Winston Churchill ripercorre tutta la sua carriera, iniziata con un colpo di fulmine per la recitazione di Malcom Mcdowell quando era adolescente.
Ma come tutti i grandi attori, Gary Oldman è il più severo critico di se stesso. In una masterclass gremita, ha raccontato e confessato, i suoi errori di inizio carriera, le sue debolezze, ma anche il suo amore sconfinato per l’arte cinematografica e il set, assieme al teatro, che da sempre forma tutti gli attori inglesi.
Vi consigliamo vivamente di vedere il video al link che alleghiamo, anche se avete difficoltà nel comprendere la lingua, (ma usate il nostro testo come traccia) perché in realtà l’arma vincente dell’attore è la sua Voce. Una voce che in grado di modulare come vuole, per imitare, cambiare affascinare e probabilmente non è un caso che uno stuolo di doppiatori italiani si siano avvicendati per cercare di riportarla, quando di solito siamo abituati ad avere uno al massimo due voci che ci permettono di identificare l’attore nella nostra lingua, ma non è il caso di Gary Oldman, per apprezzarlo pienamente dovete ascoltarlo in originale.

Gary Oldman, come scegli i tuoi ruoli, i film.
Gary Oldman: “In generale faccio sempre del mio meglio per legarmi al film dove ho recitato. Ho fatto tanti ruoli nel corso del tempo. Se devo pensare ad una certa evoluzione della mia performance mi dico sempre che migliorerò nel prossimo film.”
Come sei diventato attore ?
Gary Oldman: “Avevo circa 14 anni e vi era una premiere una sera di un film inglese The Raging Moon (La Luna Arrabbiata,1971) di Bryan Forbes, e ricordo di ave visto Malcolm Mcdowell in questo film. Una vulnerabilità nei suoi grandi occhi blu assieme a un senso di inquietudine. A mio parere quella era la miscela perfetta. In quel momento ho realizzato cosa avrei fatto nella mia vita. Era come se una luce si fosse accesa nel cinema. All’epoca non facevo nulla al teatro della scuola, al massimo ci facevano leggere Shakespeare , non avevo mai fatto nulla di recitazione ma tutto cambiò dopo aver visto questo film .”
Lei non viene da una famiglia di artisti, come ha iniziato la sua carriera
Gary Oldman: “Beh… ho cominciato così, da giovane in un teatro mi sono presentato a soli 17 anni e ho iniziato a studiare e recitare, ma finite le scuole sapevo cosa volevo fare. Scrivevo molto e poi ero una persona che faceva tantissimi progetti dopo essere entrato a scuola di teatro facevo economie e grazie a dei lavoretti per comprarmi uno giradischi stereo S uno Stilos, e scoprii David Bowie ! All’epoca conoscevo poco di tutto, volevo solo fare teatro, feci dell’audizioni e mi dissero di cambiare mestiere di fare altre cose nella mia vita perché non ero tagliato (respinto dalla Royal Academy of Dramatic Art, entrò alla Rose Bruford School of Speech of Drama), ma i miei eroi erano all’epoca Alec Guinnes, Peter O’ Toole e molti altri grandi attori, una lista molto lunga. Per diventare attori si prende tutto l’insegnamento che ti dà il teatro si resta calmi in scena, devi essere sempre puntale, e da lì che ho imparato una sorta di disciplina. Ora quando i giovani di attori mi chiedono dei consigli, io consiglio sempre di essere calmi e di imparare bene le tue battute e arrivare sempre in anticipo ! Io vengo dal sud di Londra mi sono sforzato di non far sentire il mio accento. Quando interpreto un personaggi fisico reale, applico tante cose che ho imparato a scuola, parto sempre dalla voce, l’apprendistato è stato molto duro , ma poi i risultati arrivano.”
Gary Oldman, gli inizi e i ricordi a Glasgow
La scuola, il teatro ti hanno aiutato per la tua formazione ?
Gary Oldman: “Si e’ vero lavorare nel teatro mi ha formato tantissimo. Scrivevo tanto , davo una mano per tutto . Mi ricordo ancora della mia prima audizione in un piccolo teatro, venivo da giorni ci cui avevo ripetuto all’infinito le battute. Quando studio una parte, ad esempio il lunedi, la ripeto tutti i giorni fino al giorno della recita, audizione o ciak. Il teatro poi mi ha permesso di viaggiare , prima sono andato a Glasgow in un piccolo teatro con una compagnia. Poi ho continuato, ho recitato in Romeo e Giulietta, e dopo sono arrivato finalmente a Londra, ma ricordo bene che per diventare un buon attore Glasgow all’epoca è stata davvero un’ottima esperienza, per me personalmente. Ricordo che dopo essere arrivato a Londra non avevo alcun agente, ma in qualche modo sono riuscito ad arrivare al Royal Court Theatre e poi ai miei primi ruoli nei film, ho fatto tutto da solo. All’inizio ho rifiutato alcuni ruoli, come negli nel Bounty con Anthony Hopkins e Mel Gibson, dopo che finalmente avevo un agente, che non era molto felice dei miei rifiuti, ho iniziato ad avere dei ruoli importanti.
Come quello di Sid Vicious ?
Gary Oldman: “Ricordo bene il mio primo ruolo da protagonista Sid Vicious (Sid & Nancy film biografico su Sid Vicious ex-bassista del gruppo punk dei Sex Pistols diretto da Alex Cox, 1986), un film che non amo perché ho dovuto perdere tantissimo peso e credo sinceramente di essere veramente un terribile attore in quella parte (dice sorridendo, mentre l’intervistatore scuote la testa). Ma fare l’attore si basa moltissimo sulla sincerità, quando sei in primo piano sul grande schermo devi essere sincero !”
E’ facile passare da teatro a cinema?
Gary Oldman: “Beh… dipende io ho cominciato dal teatro, in effetti”.