Boy Erased – Vite cancellate: Recensione, l’omosessualità cancellata
14/03/2019 di Redazione
Boy Erased – Vite cancellate racconta la storia reale della crescita, della presa di coscienza e della dichiarazione della propria omosessualità di Jared Eamons (Lucas Hedges), figlio di un pastore battista di una piccola città dell’America rurale, dell’America più profonda, il quale all’età di 19 anni ha deciso di aprirsi con i suoi genitori (interpretati da Nicole Kidman e Russell Crowe) riguardo alle proprie preferenze sessuali.
Temendo di perdere la famiglia, gli amici e la chiesa a cui appartiene, Jared viene spinto a partecipare ad un programma di terapia di conversione. Durante questa terapia Jared entra in conflitto con il suo terapeuta (interpretato da Joel Edgerton), questo scontro è la scintilla per fare iniziare il viaggio alla ricerca della propria voce, per accettare il suo vero io.
Ispirato al libro Boy Erased: A Memoir of Identity, Faith and Family di Garrard Conley pubblicato nel maggio del 2016, che subito ha ottenuto una risposta immediata da parte della comunità LGBTQ. Garrard è stato in grado di fare qualcosa che non era ancora mai stato fatto, dare un volto, un nome e una voce alle atrocità della terapia di conversione e, così facendo, ha aiutato a lanciare un’ancora di salvezza verso altri giovani e adulti LGBTQ che in quel momento stavano lottando col suo stesso tipo di problemi.
Ma se la premessa di questa storia vera è molto valida il risultato della sua trasposizione cinematografica è, a nostro avviso, decisamente deludente; nonostante l’ottimo cast messo in campo. Il ritratto di un’America chiusa e bigotta dove la scoperta dell’omosessualità viene trattata come una malattia da combattere, trattando di un tema affrontato in altre pellicole o serie tv, la lotta contro questi centri di terapia per conversione.
Tuttavia il messaggio di Boy Erased – Vite cancellate pur arrivando supportato da una forte spinta melodrammatica non riesce davvero a convincere. Una storia vera, trattata forse in modo forse banale, a dimostrazione che a volte è difficile da un buon libro fare un bel film
Un film senza dubbio valido per il suo messaggio di questi tempi, dove troviamo il ritorno di una certa propaganda di destra (poi qualcuno ci dovrà pur spiegare perché i più spietati nazisti erano omosessuali non dichiarati). Ma senza voler entrare in un terreno minato come quello dell’area LGBTQ, dove si rischia di non essere ben compresi, ci limitiamo a segnalare una storia interessante, realizzata tuttavia non nel migliore dei modi dal punto di vista squisitamente cinematografico. Bravissimo Lucas Hedges, ora stella del futuro firmamento cinematografico, un pò meno Russell Crowe (in realtà uomo immagine per tutti quelli di mezza età ormai ingrassati), decisamente meno bravo alla sua seconda regia Joel Edgerton, dopo il thriller The Gift uscito nel 2015.
La conclusione ci porta ad evidenziare Boy Erased- Vite cancellate come un discreto film che tratta per l’ennesima volta il tema repressione sessuale e dell’incomprensione dei genitori bigotti che non vogliono accettare le scelte del loro figlio, operando dubbie scelte, che tutti possiamo facilmente condannare, ma in realtà lasciando inesplorato proprio il loro approccio ideologico.
Verrebbe quasi da scrivere un film da cancellare, per parafrasare il titolo, ma l’argomento è troppo importante e la storia vera da cui è tratto troppo dolorosa, per non lasciare la porta aperta alla comprensione anche cinematografica, del resto abbiamo visto cose molto più ovvie e ben peggiori. Forse l’unico rammarico è che una storia così importante e dolorosa meritava qualcosa in più di un semplice film didascalico.