Amazon come Netflix, film direttamente in streaming

19/02/2019 di Redazione

Amazon, attraverso una lunga intervista rilasciata a Variety dal capo dei suoi Studios Jennifer Salke, ha rivelato le sue strategie future.

E dopo avere letto le intenzioni di un altro dei suoi diretti concorrenti, dalle parti di Los Gatos, sede del quartier generale di Netflix, non saranno stati molto contenti. Un altro colpo dopo le ultime mosse della Disney. La notizia della Captain Marvel sarà il primo film del Marvel Universe che non verrà concesso al colosso dello streaming dopo lo sfruttamento cinematografico.

Jennifer Salke ha preso in mano le redini di Amazon Studios un anno fa, quando il suo predecessore Roy Price fu costretto a dimettersi a causa di uno scandalo sessuale. Salke era la numero 1 degli NBC Studios, e anche per questa ragioni in molti pensavano che il cinema per Amazon sarebbe diventato un asset secondario nei confronti del prodotto televisivo.

Ho passato i primi dodici mesi a riorganizzare il comparto televisivo” spiega in effetti la Salke nell’intervista “e ad assicurarmi che avessimo il miglior team possibile sotto ogni aspetto“. E dopo avere messo a posto queste cose, si è rimboccata le maniche per sistemare un pacchetto cinematografico che stava languendo e che era reduce da due film di non grande successo come Beautiful Boy e Suspiria. E per il 2019 era previsto un solo film, una commedia con Viola Davis dal titolo Photographs.

Ma poi è arrivato il Sundance

Da cui Amazon è andata via con acquisizioni per circa 40 milioni di dollari, e tutti titoli dalle grosse potenzialità. Late Night, The Report, Brittany Runs a Marathon, Honey Boy sono stati tra i film più apprezzati nel corso dell’ultima edizione festival del cinema indie fondato da Robert Redford.

Emma Thompson, protagonista di “Late Night”

Ma non siamo andati al Sundance con l’idea di comprare tutto quello che potevamo. Se lo abbiamo fatto è stato perché ognuno di questi film ci ha colpiti“. E saranno distribuiti nelle sale, lo ha confermato la stessa Salke, anche se “stiamo valutando anche delle diverse window distributive“.

Ovvero, non più i novanta giorni canonici dall’uscita in sala all’approdo sulla piattaforma, accordo con gli esercenti che Amazon ha fino a oggi rispettato. Accorciare il tempo di attesa sarà la mossa per incrementare il numero degli abbonati ad Amazon Prime Video, uno degli obiettivi che l’azienda si è prefissa per poter contrastare non solo Netflix, ma soprattutto i player che stanno per arrivare, Disney+ prima di tutto, ma anche Hulu, che sebbene molto più piccola di Amazon può contare su una produzione di qualità. E poi Warner, la cui piattaforma potrebbe partire entro il 2019, con tutti gli sconvolgimenti che potrebbero essere in sede di diritti negati alla concorrenza.

“I prodotti esclusivi e diretti per la piattaforma sono molto importanti per noi”

Più chiari di così è difficile. Si annuncia una lotta senza quartiere, che Netflix vuole vincere puntando sulle produzioni originali di grande qualità. Lo dimostrano i 300 milioni di dollari investiti per avere le future creazioni di Shonda Rhymes, Ryan Murphy e Greg Berlanti, tre Re Mida del prodotto televisivo. Ma anche su quest’argomento Jennifer Salke è molto pragmatica, dimostrando che la sua esperienza alla NBC è stata molto importante.

“So quanto ci vuole per sviluppare e produrre prodotti di questo tipo. Ma non staremo ad aspettare che arrivino preoccupandoci. Se ci imbatteremo in qualcosa di interessante che anche Netflix vuole avere, faremo le nostre offerte”.

Quelle già fatte e chiuse sono già piuttosto interessanti. A partire dall’accordo con la Blossom Films, la casa di produzione di Nicole Kidman che svilupperà film che andranno direttamente su Amazon, “prodotti commerciali sulla falsariga di Basic Instinct e Senza via di scampo, thriller sensuali perfetti per una serata di coppia. E poi una serie al femminile dal titolo Expats, storie di sofisticate donne straniere che vivono a Hong Kong“.

Un bel colpo, come quello di avere chiuso un contratto per otto horror low budget con Blumhouse, puntando quindi anche al pubblico più giovane, per cui sono previste anche due serie, Transparent e una trasposizione al femminile de Il signore delle mosche.

Produrre comic movies non rientra al momento nei piani, nè film spettacolari ad alto budget, ma le ipotesi non vengono escluse a priori. Così come l’acquisizione di uno studio indipendente, come A24, da alcuni anni la miglior produzione indie che si possa sognare.

Una cosa è certa. Jennifer Salke ha le idee molto chiare su come far crescere Amazon Studios in un momento di grande fermento per il settore dello streaming. E l’impressione è che le abbia molto più chiare di altri.

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