Siri mon amour

Lo scorso ottobre venne presentato il nuovo iPhone 4S equipaggiato con Siri, un assistente virtuale

LA DIFFUSIONE – L’Huffington Post ci racconta di come Siri sia entrato nel cuore degli utenti iPhone in questi pochi mesi dal lancio, anche se non viene usato molto spesso. Come riportato dal Wall Street Journal, l’87 per cento di chi possiede un iPhone 4s utilizza almeno una volta al mese Siri, mentre il 50 per cento degli utenti lo usa una volta al giorno. Il suo uso però è limitato a poche funzioni. Il sistema permette una serie di operazioni come cercare delle informazioni, mandare una e-mail e organizzare l’agenda a voce.

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OK TELEFONATE E SMS – Siri è in grado di comprendere la voce umana. Per dirne una, è possibile impostare la sveglia solo dicendo “svegliami alle 9 del mattino”. Eppure, nonostante le funzioni, gli utenti sembrano utilizzare Siri al di sotto delle sue possibilità, ovvero per fare chiamate e mandare sms. E stiamo parlando di un terzo dei possessori dell’iPhone 4S che usano questa funzione. Le altre funzioni come riprodurre musica e organizzare eventi vengono usate molto raramente. Secondo un sondaggio condotto da Parks Associates, che ha coinvolto 482 possessori di iPhone 4S, queste ultime due non sono mai state usate rispettivamente dal 32 e dal 35 per cento degli utenti. Per quanto riguarda l’invio delle e-mail, il 30 per cento ha detto di non aver mai usato Siri con questo fine, mentre il 26 per cento ha detto che lo usa giornalmente.

BUONA SODDISFAZIONE – Da segnalare anche le reazioni contrapposte in relazione alla definizione di Siri: se per qualcuno si tratta “della migliore invenzione dai tempi del toast”, per altri non è altro che “qualcosa di fastidioso”. Il 55 per cento degli utenti iPhone 4s si ritengono soddisfatti da Siri. Il 9 per cento invece non apprezza il sistema esclusivo del melafonino mentre il restante 36 per cento non ha espresso un’opinione. Nessun commento da parte di Apple.

NOVITA’ INSOSTITUIBILE – A parlare è però il direttore delle analisi sui consumatori di Park Associates John Barrett: “Siri è un programma insostituibile per i nuovi ingressi in apple. I consumatori lo adorano perché è conveniente, facile da usare, utile per ricordare nozioni importanti e importantissimo per velocizzare l’uso del telefono scandendo a voce SMS ed e-mail.”.

CHI HA CREATO SIRI? – E a proposito di Siri, Techcrunch svela un curioso retroscena che ha come protagonista il compianto Steve Jobs. Dag Kittlaus, co-fondatore del programma, ha deciso di chiamare Siri così perché in norvegese significa: “bella donna che ti guida alla vittoria”. Quando Apple acquistò l’azienda di Kittlaus, l’uomo incontrò in segreto Steve Jobs il quale fece con lui una discussione per certi aspetti surreale relativa al futuro.

I DUBBI DI JOBS SUL NOME – Parlando di Siri, Jobs si dimostrò molto entusiasta, anche se sapeva che doveva andare con i piedi di piombo per trovare il momento giusto per la diffusione del programma. Eppure c’era una cosa che non gli piaceva: il nome. Avrebbe preferito qualcosa di diverso, ma non gli venne in mente nulla. Ma visto i risultati va bene anche così.

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