L’aggressione contro un senzatetto romeno alla Centrale di Milano non indigna nessuno o quasi

24/07/2017 di Redazione

Un senzatetto romeno di quasi 60 anni è stato picchiato in modo barbaro da tre giovani italiani, due di loro con precedenti penali. L’aggressione, che avrebbe potuto concludersi con l’omicidio del clochard, è avvenuta nella notte tra venerdì e sabato scorso. Il senzatetto è stato preso ripetutamente a calci e pugni, ed è stato colpito più volte con la sua stampella. La violentissima e disgustosa aggressione è stata interrotta da tre ragazzi di 25 anni della provincia di Vicenza che si stavano recando in Stazione Centrale per tornare a casa dopo aver visto il concerto dei Red Hot Chilli Peppers all’ippodromo di Milano. Il capo banda li ha attaccati quando i tre giovani gli hanno urlato di fermarsi, visto che stavano massacrando il senzatetto, e rischiavano di ucciderlo. Uno di loro ha subito la frattura del braccio a causa della stampella scagliata contro di lui.

IL SENZATETTO ROMENO PICCHIATO CON LA SUA STAMPELLA ALLA STAZIONE CENTRALE DI MILANO

Sebastian Nicolas Arredondo, Andrea Brescia e Matteo Banfi, i nomi dei tre aggressori, hanno poi proseguito la loro notte di violenze rapinando altri giovani di Livorno arrivati a Milano per i Red Hot Chilli Peppers.  I tre criminali, che vivono nel Saronnese, erano in parte già noti alle forze dell’ordine. Due di loro, Arrendondo e Brescia, di 20 anni, erano stati indagati per le rapine sui treni regionali tra Milano e Varese che erano state scoperte grazie ai loro selfie ispirati alla serie TV Gomorra. Colpisce la relativa indifferenza con cui sono stati accolti questi crimini. Facile immagine un’ondata di indignazione nel caso in cui fossero stati tre romeni a colpire un anziano italiano. Specie se già conosciuti alle forze dell’ordine come indagati per rapine.

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