«Sentivo i denti dello squalo penetrarmi nelle ossa»

«Ci siamo visti. Ha fatto una virata a sinistra e si è diretto verso di me, senza esitare. Potevo sentire le vibrazioni dello squalo mentre mi penetrava nella carne, lo sentivo scuotersi mentre affondava nel mio torso. Ho pensato che era finita, che sarei morto». Steven Robles, invece, non è morto anche se molto probabilmente non ritornerà in acqua tanto presto, nemmeno quando le sue ferite saranno guarite.

«È STATO TERRIFICANTE» – Robles, un nuotatore di fondo, è sopravvissuto all’attacco di un grande squalo bianco mentre si trovava al largo di Manhattan Beach, in California. A quanto pare lo squalo lo avrebbe attaccato perché spaventato dall’amo di un pescatore che si trovava poco lontano e si sarebbe diretto verso Robles, che nuotava nei paraggi. L’incidente, racconta la CNN, è accaduto sabato e, nonostante le ferite, l’uomo è già in grado di raccontare quello che è successo. «È stato terrificante. Il morso di uno squalo è come la puntura di una medusa che però sembra penetrare sempre più in profondità nelle ossa». Con l’istinto di chi è in una situazione di estremo pericolo, Robles ha afferrato il muso dello squalo e ha cercato di staccarlo dal suo corpo. Fortunatamente il gigante lungo più di due metri ha desistito nel suo intento e se n’è andato. A quel punto l’uomo ha urlato per richiamare l’attenzione, ed è stato aiutato a tornare a riva da altre persone che nuotavano a poca distanza da lui.

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«HO DOVUTO COMBATTERE PER SOPRAVVIVERE» – A quanto pare alcune persone, dal molo, avrebbero avvistato la pinna dello squalo e avrebbero urlato per richiamare l’attenzione di chi si trovava in mare. Trasportato all’ospedale, l’uomo avrebbe riportato ferite al busto ma le sue condizioni sarebbero stabili. «La mia vita sarebbe finita entro un paio di secondi – ha detto Robles – Ho dovuto combattere per sopravvivere». Prima dell’attacco, Robles stava pensando di partecipare a una maratona di nuoto. Ora pero, dice che probabilmente non nuoterà mai più in mare aperto.

(Photocredit copertina: LaPresse / AP Photo / goofyfootphotography.com, Laura Joyce)