Arriva il 2017: addio al Segnale orario Rai

30/12/2016 di Redazione

Il 31 dicembre sarà l’ultima volta del Segnale orario Rai Codificato, cioè il caratteristico suono che viene trasmesso dalla sede Rai di Torino e che precede l’annuncio dell’ora esatta. Il segnale, generato e inviato ogni minuto dall’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRIM), si spegnerà dopo 37 anni di onorato servizio.

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SEGNALE ORARIO RAI: LA STORIA

Con l’arrivo delle trasmissioni digitali, che possono avere ritardi anche di alcuni secondi, il segnale che univa una intera nazione non serve più. Cessa così la collaborazione, iniziata circa 70 anni fa, tra l’istituto responsabile della disseminazione della scala di tempo di riferimento nazionale (l’Istituto Elettrotecnico Nazionale Galileo Ferraris divenuto poi Inrim nel 2006) e la Rai. Nel 1945 ci fu la prima generazione di segnali di tempo per l’emittente radiotelevisiva italiana. Nel 1951 venne introdotto un segnale costituito da sei impulsi sincroni con gli ultimi sei secondi di ogni minuto per sincronizzare tutti gli orologi che stanno al passo entro un minuto. Ma è il 1979 l’anno in cui nacque il segnale orario Rai Codificato (SRC). “Il noto trillo – ha raccontato Patrizia Tavella, responsabile del Laboratorio Inrim da cui viene emesso il segnale – è in realtà un codice che, in corrispondenza del secondo 52, comunica ora, minuto, secondo, mese, giorno del mese, giorno della settimana ed anche se è in vigore l’ora solare o l’ora estiva. Dal 1994 il segnale è diventato ancora più ricco d’informazioni grazie all’aggiunta di una seconda porzione di codice che, a partire dal secondo 53, indica l’anno, avvisa se è prossimo il passaggio all’ora solare o all’ora estiva e segnala l’eventuale introduzione nell’anno in corso di un secondo intercalare”.

SEGNALE ORARIO RAI: NON TUTTO E’ PERDUTO

 

Non disperate però. Non tutto è perduto. Il prossimo obiettivo – spiega l’Istituto – è la realizzazione di un link ottico che attraverserà l’Italia da nord a sud e la collegherà ad altri Paesi europei, creando una vasta rete di istituti metrologici e centri di ricerca. L’Inrim fa parte del progetto europeo Demetra, parte del programma Horizon 2020, che si appoggia alla rete satellitare di Galileo per fornire servizi avanzati di sincronizzazione e certificazione del segnale di tempo. Un segnale importante, che unisce la finanza, i trasporti, le telecomunicazioni e media, i sistemi di controllo del traffico automobilistico, il rilevamento topografico e le reti di distribuzione dell’energia.

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