Scusa Facebook perché non posso essere mamma quando voglio?

È notizia di queste ore la decisione di due colossi web, Facebook ed Apple, di offrire gratuitamente alle collaboratrici il costoso congelamento degli ovociti. Una notizia diffusa dalla Nbc in un articolo firmato Danielle Friedman. Nel pezzo si parla delle potenzialità del freezing, una sorta di “maternità assicurata” nel periodo in cui le donne si sentono pronte, anche in età più avanzata, senza correre il rischio di infertilità o menopausa precoce. Perché? Perché «avere una carriera brillante e figli è ancora una cosa molto difficile da fare», racconta Brigitte Adams, avvocato e fondatore di Eggsurance.com. Facebook si sta già accollando le spese, Apple ha fissato come data d’inizio di simili procedure il mese di gennaio del prossimo anno.

In pratica l’azienda offre l’opportunità di rimandare la tua maternità anche in età avanzata in modo tale da dare il meglio di te a 30/35 anni. Questo, a detta delle aziende, per poter meglio investire nel management femminile. Per non spaventare potenziali menti femminili che debbano trovare il giusto connubio tra carriera e pannolini.

Forse i due colossi americani non hanno piena coscienza di cosa significhi affrontare una gravidanza a 40 anni. E forse c’è un rischio in più: lavora ora, tanto e bene, che per il tuo futuro da mamma ci pensiamo noi.

Se la decisione oltreoceano potrebbe risolvere il problema di gravidanze eternamente rimandate (per il bene del sacro scatto di carriera), dall’altra fa discutere. L’unico dato certo della vicenda è il vantaggio tutto aziendale di congedi di maternità e assenze programmate come più aggrada alla multinazionale. Un welfare a orologeria: ma a favore di chi? Una donna è senz’altro libera di scegliere quando diventare mamma ma mi chiedo quale vantaggio offrirebbe l’azienda se decidesse di farlo a trent’anni. L’età biologicamente migliore per poter affrontare una gravidanza (e un “lavoro eterno”) senza pericoli.

Anche in Italia è possibile il freezing (c’è una campagna di sensibilizzazione “Stop infertility”), a cui si può ricorrere individualmente e senza alcun sostegno dal Servizio Sanitario Nazionale se non in caso di malattia grave, ma la decisione dei due colossi della Silicon Valley desta qualche perplessità. La paura è che le sue immense potenzialità diventino una merce di scambio tra la carriera e decisioni che invece toccano l’intimo di una persona. Decisioni che vanno tutelate: a qualsiasi età. L’innovazione, secondo Facebook e Apple, sta nel pagare il freezing alle proprie dipendenti. Un’opportunità o semplicemente un ricatto? Io mi chiedo quando ci sarà la reale INNOVAZIONE. Quella di poter decidere di sposarsi, accollarsi un mutuo (anche in solitaria) e perché no una maternità senza temere per la propria carriera o, nel peggiore dei casi, il proprio posto di lavoro. Quando insomma l’azienda verrà incontro alla quotidianità dei propri dipendenti senza considerarla un impiccio ma piuttosto una potenzialità. Specialmente in Italia.

(GettyImages)

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