Scuola, ai precari arrivano le destinazioni: le reazioni su Twitter

Soddisfazione ma anche polemiche accompagnano da stanotte la comunicazione del Ministero dell’Istruzione ai docenti relativa alla proposta di assunzione. Gli insegnanti hanno dieci giorni di tempo per decidere se accettare o meno l’immissione in ruolo, ma la loro scelta non è scontata. Sembra infatti che molti dei precari raggiunti a mezzanotte e un minuto dalla mail del Miur per la loro stabilizzazione – lo dimostrano messaggi diffusi sui social – non gradiscano la scuola di destinazione. Gli insegnanti, in sostanza, non gradiscono il cambio di provincia o regione per raggiungere la cattedra loro assegnata, mentre dall’altra la possibilità di essere esclusi definitivamente dalle graduatorie ad esaurimento o di merito, e della prossima fase, destinata al potenziamento dell’organico.

 

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SCUOLA E PRECARI, 10 GIORNI PER DECIDERE SULL’ASSUNZIONE –

I docenti avranno tempo fino alla mezzanotte dell’11 settembre per accettare il posto, sempre con procedura online. I posti rifiutati non verranno comunque utilizzati per nuove assunzioni ma coperti con supplenze annuali. Tutto dovrà chiudersi entro il 15 settembre, in tempo utile per l’apertura del nuovo anno scolastico. Scrive Lorena Loriacono sul Messaggero:

«Le scuole – ha assicurato il ministro all’istruzione, Stefania Giannini – apriranno con la regolare assegnazione degli insegnanti assunti, seguirà il potenziamento dell’organico con 50.000 docenti in più nel mese di novembre. Le polemiche saranno superate definitivamente dai fatti». Pieno ottimismo, quindi, da parte del Miur. Ai delusi invece, quei 55mila candidati che non verranno assunti nella fase B e che nella notte scorsa hanno ricevuto una mail con esito negativo, non resta che aspettare la fase C. Non solo. In questi giorni ci sono anche le nomine per le supplenze: una possibile via di fuga per i precari, sia per non restare a mani vuote sia per rimandare di un anno l’eventuale cattedra di ruolo con trasferimento in una sede troppo distante. Gli uffici territoriali sono obbligati quindi ad assegnare le supplenze entro martedì 8 settembre, prima della scadenza per l’accettazione delle assunzioni. Se l’accettazione del ruolo va effettuata entro l’11, la scelta della sede scolastica precisa nell’ambito della provincia indicata dal Miur arriverà tra il 12 e il 14 di settembre.

SCUOLA E PRECARI, CRITICHE AL GOVERNO –

Salvo Intravaia su Repubblica racconta il disappunto di molti docenti riportando le loro testimonianze:

«Un gruppo di colleghe – spiega Leonardo, di Palermo – mi ha chiesto di andare a prendere una pizza tutti insieme questa sera e di aspettare l’ora fatidica in compagnia: non se la sentivano di affrontare questo momento da sole a casa». La molisana Caterina Di Vico, docente di sostegno alla primaria, non crede ai suoi occhi. «A 55 anni mi mandano in provincia di Modena. Come faccio a lasciare solo mio marito che ha 60 anni. Mi viene da piangere. Non riuscirò mai ad essere trasferita prima della pensione. E non ho neppure nulla da festeggiare: sono a 574 chilometri da Campobasso. E abbiamo scoperto che è una tragedia anche raggiungere il posto perché le ferrovie hanno soppresso alcune fermate». Bianca Savarese, di Vico Equense in provincia di Napoli, racconta che con cinque abilitazioni un bambino piccolo e un mutuo da pagare viene spedita a Roma ad occuparsi del sostegno alla scuola media. «Sono arrabbiata soprattutto per le modalità», è la prima cosa che dice.

Su Twitter è possibile trovare diversi messaggi di critica verso le scelte del governo:

 

 

(Foto da archivio Ansa)

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