Sciopero 5 maggio 2015 contro la Buona Scuola, i sindacati: «500mila in piazza»

17.59 – Dal fronte Pd, è Francesca Puglisi a difendere il Ddl sulla “Buona Scuola” ora in commissione Cultura e Istruzione alla Camera: «Rispettiamo chi manifesta perché ha paura del cambiamento, ma con la “Buona scuola” il governo Renzi torna ad investire tre miliardi all’anno con un piano straordinario di 100.703 assunzioni nonché 60.000 posti banditi con il prossimo concorso». La responsabile nazionale scuola e ricerca del Pd, nel giorno dello sciopero e delle manifestazioni contro la riforma del governo Renzi, rivendica: «Si prevede l’8% di insegnanti in più rispetto ad oggi, l’inserimento nella scuola primaria del docente specialista di inglese tagliato dalla Gelmini, quello di educazione motoria e di musica».

Inoltre, per la scuola secondaria «è prevista l’ attività di recupero scolastico e di potenziamento dell’offerta formativa necessaria a combattere la dispersione degli studenti», ha aggiunto.

Ore 17.43 – Sono 50mila gli studenti che oggi, insieme ai sindacati, hanno protestato in molte città italiane contro la riforma della scuola. I numeri sono quelli diffusi dall‘Unione degli Studenti (Udu) in un comunicato che definisce il tentativo di riforma «esclusivo e decisionista».

Ore 17.14 – – L’adesione allo sciopero generale nazionale della scuola «ha sfiorato quasi l’80%». A riferirlo sono i sindacati, esprimendo «grandissima soddisfazione per questo risultato», così come per la «partecipazione alle manifestazioni che si sono svolte in tutto il Paese».

ore 17.00 – Critica contro le manifestazioni e lo sciopero la forzista Elena Centemero: «Le piazze di oggi danno purtroppo l’dea di una scuola chiusa al cambiamento e autoreferenziale, mentre è necessario cambiare in profondità. Anche le polemiche sul ruolo dei presidi sono eccessive: il dirigente scolastico è l’unica figura dirigenziale all’interno della P.A. non estranea alla struttura che dirige dal momento che proviene dall’insegnamento e quindi conosce il mondo della scuola», ha attaccato, intervistata da SkyTg24. 

ore 16.48 –  Nel giorno dello sciopero contro la “Buona Scuola”, anche la terza carica dello Stato, la presidente della Camera Laura Boldrini, invita al confronto tra le parti:


Ore 16.30SCIOPERO SCUOLA, RENZI – «ASCOLTEREMO NEL MERITO» – Da Trento il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha ripetuto la disponibilità del governo ad «ascoltare nel merito» e condividere le ragioni della protesta, «fermo restando il principio dell’autonomia». «Continueremo a discutere nei prossimi giorni: sulle assunzioni di determinate categorie piuttosto che di altre e sull’organizzazione del sistema scolastico», ha spiegato. 

 

Ore 16.26 –  Dalle opposizioni, il M5S rivendica invece lo stralcio del Ddl: «L‘altissima partecipazione alle manifestazioni è la prova provata del fatto che questo provvedimento va contro, e non a favore, della nostra scuola e che questo Governo è minoranza nel Paese reale». Per i pentastellati il governo «millanta una disponibilità al confronto che poi nega alla prova dei fatti». Con tanto di attacco: «L‘unica cosa di buonsenso e civile? Stralciare il Ddl e concentrarsi solo sulla parte relativa alle assunzioni».

 

Ore 16.18 – Per quanto riguarda i possibili cambiamenti al Ddl Scuola, dopo le aperture del governo, Giannini ha continuato: «Non abbiamo scelto il ddl per ragioni casuali, ma perché pensiamo che la scuola sia un tema centrale nell’agenda politica del governo, il bene centrale della comunità». Sullo scenario di una possibile fiducia in Aula, invece, si è limitata a spiegare: «Il nostro è un percorso che stiamo portando avanti con molta serenità».

 

Ore 16.11 – Intanto in commissione la ministra Stefania Giannini ha rivendicato come, a suo dire, con il Ddl sulla “Buona scuola” il precariato italiano «verrà portato alla sua dimensione fisiologica, del 2,5%, dopo aver raggiunto la sua punta massima nel 2007, con il 17,9%». E sul nuovo ruolo del preside, ha precisato: «Si tratta di un leader educativo e non di altre descrizioni fantasiose fatte in questi giorni. Si dà al preside la responsabilità funzionale che ha e che deve avere in maniera formale, riconoscibile e valutabile»

 

Ore 16.00 – I sindacati rivendicano regione per regione, dati positivi sull’adesione allo sciopero: dal 70% in Abruzzo, ai picchi del 90% nelle Marche, al dato dell’80% diffuso dalla Cgil Val d’Aosta. Oltre l’80% anche in Toscana e nella città di Torino.

 

Ore 15.45 – «La riforma della scuola sta procedendo con un dibattito parlamentare che tiene conto di tutto il dibattito, anche quello che è stimolato dagli insegnanti. Quindi rispetto per lo sciopero, come è giusto e doveroso che sia. Rispetto per il governo, che fa il suo lavoro e propone un progetto educativo molto innovativo. Rispetto per il parlamento che è il portatore delle istanze del cambiamento del provvedimento», ha commentato il ministro all’Istruzione Stefania Giannini in merito allo sciopero di oggi.

 

Ore 15.31 – Intervistato da SkyTg24, il sottosegretario Davide Faraone ha rivendicato: «Da prossimo anno previsto concorso per altri 60mila insegnanti». E sui dirigenti scolastici ha aggiunto: «Non può assumere né licenziare insegnanti»

 

Ore 15.13 –  Intanto la commissione Cultura alla Camera ha ripreso l’esame del ddl Scuola. Al vaglio dei deputati c’è l’articolo 5 su innovazione digitale e didattica laboratoriale. Per le 19 invece è prevista l’indicazione degli emendamenti ritenuti prioritari per i vari gruppi. La commissione ha intanto approvato un emendamento Pd sugli insegnanti tecnico pratici. Come spiega Public Policy,  “le istituzioni scolastiche potranno individuare una figura tecnica per il primo ciclo (Itp) nell’ambito dell’organico dell’autonomia cui affidare il coordinamento” le attività per lo sviluppo del digitale nelle scuole.

 

Ore 15.00 30mila in piazza in Sicilia. Secondo la Cisl sono 20mila i partecipanti al corteo di Palermo e 10mila a quello di Catania. Mimmo Milazzo, segretario regionale della Cisl siciliana ha dichiarato: «Il governo Renzi non può far finta di niente, ora ha il dovere morale di ascoltare chi la scuola la vive e la conosce, migliorando il testo del ddl».

 

Ore 14.57Botta e risposta governo-opposizione. La manifestazione sembra per ora non aver aiutato a ridurre le distanze tra governo e opposizione. Il premier Matteo Renzi ripete: «Nella scuola abbiamo investito 3 miliardi di euro. Nessuno, nessuno prima di noi ha investito così tanto». Il capo del governo assicura che «arriveremo anche alla scuola e noi siamo disposti ad ascoltare tutti». L’ex ministro Mara Carfagna, Forza Italia, invece afferma: « Renzi e il Pd non stanno né cambiando né innovando, stanno semplicemente calpestando le istituzioni per accrescere e gestire il loro potere». «La riforma della scuola del Pd – dice poi il deputato M5S Alessandro Di Battista – dà quattrini pubblici alle scuole private, permette l’entrata di soggetti privati nelle scuole pubbliche e crea la figura del super-preside con immensi poteri. La cosa è grave perché in alcuni territori, non soltanto nel sud Italia, i presidi potranno subire ricatti, intimidazioni o regalie per promuovere un insegnante o un altro».

 

Ore 14.33Il Pd lancia #iovogliosapere. Il Pd per rispondere alle ciritche per il ddl di riforma della scuola ha lanciato in rete un vademecum in 14 punti sulla “Buona Scuola“. L’obiettivo del partito del premier sarebbe quello di chiarire gli obiettivi del provvedimento rispetto alle critiche mosse da chi oggi ha scioperato. Le “slide” sono state pubblicate sul sito del Pd e rilanciate su Twitter con l’hashtag #iovogliosapere.

 

Ore 13.08La moglie di Renzi regolarmente a scuola. Come da lei preannunciato alla vigilia, Agnese Landini, molgie del premier Matteo Renzi, questa mattina si è regolarmente recata a lavoro nella scuola vicino casa, dove insegna lettere. La scuola è l’istituto superiore Ernesto Balducci di Pontassieve.

 

Ore 13.01Gli organizzatori: «Siamo in 500mila in tutta Italia». «Siamo 100mila in questa piazza e mezzo milione in tutte le piazze d’Italia». È quanto affermato dal palco di piazza del Popolo a Roma dagli organizzatori del corteo di docenti, personale Ata e studenti contro il ddl del ‘La Buona Scuola’.

Ore 12.52Grasso: «Senato disponibile a sentire i docenti». «C’è la disponibilità del Senato a sentire i docenti che oggi hanno scioperato». Lo ha dichiarato il presidente del Senato Piero Grasso a Rosarno, Reggio Calabria. «Perché per la buona scuola – ha aggiunto – serve un confronto positivo per arrivare a soluzioni possibilmente condivise. La scuola è dei docenti e dei ragazzi ed è il futuro del Paese».

 

Ore 12.48Coscia: «Già accolte richieste della scuola». Il Pd continua a difendere la riforma. Maria Coscia, capogruppo Dem in commissione Cultura alla Camera dei Deputati afferma: «L’autonomia delle scuole deve diventare una realtà. Su questo obiettivo si sta basando il nostro lavoro in commissione Cultura alla Camera sul disegno di legge, già migliorato su aspetti fondamentali che vanno incontro alle richieste del mondo della scuola. Lavoro che continuerà nei prossimi giorni e che dimostra come siamo aperti a un confronto con critiche e osservazione che però a questo punto si devono misurare con il testo reale così come modificato e non su aspetti che sono stati superati».

 

Ore 12.42Le cifre: 100mila a Roma, 30mila a Milano. Sono aggiornate le stime sul numero di presenti ai cortei dei sindacati contro il ddl Buona Scuola. Secondo gli organizzatori i manifestanti scesi in piazza contro la rigorma sono circa 100mila a Roma, 30mila a Milano, 25mila a Bari, 20mila a Cagliari, 10mila a Torino. Erano circa mille, infine, i presenti ad Aosta.

 

Ore 12.40A Bolzano operatore colpito. Un centinaio di studenti si è radunato gridando slogan contro la riforma della scuola davanti al teatro di Bolzano dove è atteso un intervento del presidente del Conisglio Matteo Renzi. Un operatore televisivo è stato colpito da un bottiglia di acqua minerale piena, di plastica, gettata da un manifestante.

 

Ore 12.37Landini: «Governo sfiduciato». «Ieri il governo ha posto la fiducia spaccando il Parlamento, oggi il Paese ha sfiduciato il governo sulla riforma della scuola». È la dichiarazione del leader della Fiom Maurizio Landini, che ha ricordato anche che il diritto allo studio «è uno di quelli fondamentali tutelati dalla Costituzione». Ore 12.13Camusso: «Ora vedremo gli effetti della protesta». Parlando del governo Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, continua a ripetere la parola «arroganza». «Ora vedremo gli effetti di questa protesta. Se sarà necessario troveremo altre modalità per continuare la nostra lotta», ha dichiarato a proposito dell’intenzione del Governo di andare comunque avanti sulla sua strada. «Questa è l’arroganza – ha poi continuato Camusso – di chi non ha argomenti. Oggi è stato realizzato uno dei più grandi scioperi che si ricordi».

 

Ore 12.06 – Lo sciopero del 5 maggio diventa trend su Twitter. I cortei di stamattina stanno ottenendo una buona visibilità anche sui social network. Su Twitter ad esempio tra le tendenze della giornata c’è infatti l’hashtag #lunionefalascuola. Ma immagini e commenti finiscono anche nel canale #5maggio.  

 

Ore 12.02A Roma si attendono i comizi. Nella Capitale il corteo di docenti, personale Ata e studenti contro la riforma della scuola del governo Renzi è arrivato in Piazza del Popoli. Sul palco montato per l’occasione inizierà quindi a breve il comizio dei rappresentanti dei sindacati e dei politici che hanno preso parte alla mobilitazione. La manifestazione era cominciata a Piazza della Repubblica.

 

sciopero 5 maggio(Foto: Ansa / Alessandro Di Meo)

 

Ore 11.58A Bari circa 20mila partecipanti al corteo. A Bari si è concluso in piazza Prefettura il corteo di studenti e lavoratori della scuola. Dal palco gli organizzatori dello sciopero parlano di oltre 20mila partecipanti.

Ore 11.55A Palermo falò con i test Invalsi. Gli studenti medi e universitari che a Palermo hanno sfilato in corteo, una volta giunti in via Roma hanno fatto un falò di schede riportanti test Invalsi, ai quali vengono sottoposte le classi di quinta elementare, terza media e seconda superiore e costituiti fondamentalmente da domande di italiano e matematica.

Ore 11.52A Napoli flash mob in Piazza Plebiscito. Alcune centinaia di studenti sono partiti in corteo da Piazza Mancini a Napoli diretti in Piazza Plebiscito. Il corteo è diretto verso la Prefettura dove la manifestazione dovrebbe concludersi. È previsto un flash mob.

Ore 11.42Cobas a Roma verso Montecitorio. A Roma i Cobas hanno sciolto il loro sit-in davanti alla sede del Miur, Ministero dell’Istruzione, e si stanno dirigendo in corteo verso il centro. L’obiettivo, dichiarato già alla vigilia, è quello di raggiungere Piazza Montecitorio.

Ore 11.25Cobas a Roma in viale Trastevere. Proseguono intanto a Roma, oltre alla manifestazione dei sindacati Cgil, Cisl Uil, anche le iniziative dei sindacati di base. La partecipazione al sit-in dei Cobas in viale Trastevere, come riportano le agenzie di stampa, è andata via via aumentando. Su cartelli e striscioni gli insegnanti si autodefiniscono «Partigiani della scuola pubblica».

 

sciopero 5 maggio(Foto: Ansa / Alessandro Di Meo)

 

Ore 11.20A Cagliari in piazza anche i metalmeccanici del Sulcis. Anche a Cagliari nel giorno dei cortei contro la riforma del governo Renzi le scuole sono vuote o semi deserte. Alla manifestazione di piazza partecipano anche i metalmeccanici, giunti dal Sulcis con i loro caschi da lavoro. Tra loro anche gli ex Alcoa ed ex Ila di Portovesme. Complessivamente sono state stimate oltre 50mila persone alla partenza del corteo da piazza Giovanni XXIII. Il via alle 10. In prima fila i sindacati con lo striscione «Sciopero generale, l’unione fa la scuola».

Ore 11.16Camusso: dal governo «arroganza infinita». I leader sindacali scesi in piazza per manifestare contro la riforma della scuola continuano a lanciare messaggi al vetriolo al governo Renzi. Susanna Camusso, segretaria generale della Cgil, definisce l’esecutivo arrogante. «Io penso che ci sia un’arroganza infinita, che è quella di rispondere a ogni obiezione con il tirare dritto, cioè con l’assenza di argomenti, senza l’idea di come bisogna cambiare. Un Paese normale guarderebbe alla reazione che c’è nel mondo della scuola e proverebbe a discutere costruire scelte diverse».

Ore 11.06Civati: «Il Pd ha tradito i suoi impegni elettorali». Mentre sfilano studenti e docenti in diverse città italiane arrivano numerose reazioni politiche. Le critiche arrivano anche dal Pd. Il deputato Dem Pippo Civati, che ha preso parte al corteo di Roma, ha dichiarato: «Questo è uno sciopero non politico perché la politica non rappresenta più nessuno, perché il Pd ha tradito i suoi impegni elettorali e ha fatto una riforma della scuola lontanissima dalla nostra cultura politica». Difende la riforma della scula il segretario dell’Udc Lorenzo Cesa, che stamane ha invece affermato: «Ritengo sia legittimo che studenti e docenti scendano in piazza per esprimere la propria posizione in merito ad un disegno di legge che li riguarda direttamente. Il Governo ascolti la loro voce, raccolga le loro istanze, ma non baratti in alcun modo il processo di riforme messo in campo dalla maggioranza».

 

sciopero 5 maggio(Foto: Ansa / Alessandro Di Meo)

 

Ore 10.50Ad Aosta mille in piazza. Ad Aosta al corteo contro il ddl di riforma della scuola del governo Renzi partecipano circa circa mille persone tra insegnanti, studenti e genitori. I sindacati valdostani del comparto scuola chiedono anche, al governo regionale, di non applicare in toto la normativa nazionale e di beneficiare delle prerogative della Regione autonoma.

Ore 10.48A Bari manifestanti anche da Calabria e Basilicata. È partito da poco anche il corteo contro la riforma della scuola organizzato nel centro di Bari. Nella città pugliese sono confluite, secondo gli organizzatori, circa 15mila persone provenienti anche da Calabria e Basilicata. Secondo le stesse fonti sarebbero chiuse tra l’80 e il 90% delle scuole pugliesi. Il corteo dei docenti è partito da piazza Castello e si incontrerà con quello degli studenti, partito da una piazza antistante all’università.

Ore 10.45Faraone: «Sul ruolo del preside non si discute». Il sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone su Facebook difende il ddl Buona Scuola: «Non condivido le ragioni della protesta. Mi sarei aspettato una maggiore valorizzazione dell’operato di un governo, che decide di invertire la tendenza e investe tre miliardi di euro in più sulla scuola, non uno sciopero. Siamo determinati e convinti che la riforma in discussione in parlamento è quella che serve al paese. Rinnovo tuttavia l’impegno ad accogliere le richieste di chi protesta, quando quelle richieste sono proposte che migliorano il testo del ddl». Ai microfono di Rafio Anch’io, invece, Faraone ha dichiarato: «Sul ruolo del dirigente scolastico il governo non torna indietro. Abbiamo rafforzato sì il ruolo del collegio dei docenti e del consiglio d’istituto, ma il ruolo del preside-sindaco non è in discussione».

Ore 10.40Giannini sugli idonei 2012: «Una cosa è avere la patente, un’altra acquistare la macchina». Il ministro ha risposto così alle critiche per la proposta di mantenere fuori dal pacchetto di assunzioni i docenti idonei del concorso del 2012: «Non hanno vinto un concorso: una cosa e’ avere la patente, una cosa e’ acquistare la macchina».

 

sciopero 5 maggio(Foto: Ansa / Alessandro Di Meo)

 

Ore 10.37A Milano anche militanti di M5S e Sel. A Milano il corteo contro il ddl Buona Scuola ha cominciato a muoversi contro poco dopo le dieci. Insieme alle organizzazioni sindacali ci sono anche alcuni militanti del Movimento 5 stelle e di Sel. Tra i leader sindacali in prima fila, c’è Annamaria Furlan, segretario generale Cisl. I manifestanti arrivano da otto regioni del Nord (Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige). Insegnanti e studenti si sono riuniti in Piazza della Repubblica intorno alle 9.30.

Ore 10.31A Cagliari circa 3mila manifestanti. A Cagliari, una delle sette città scelte per le manifestazioni, sono già quasi 3mila i lavoratori della scuola e gli studenti che si sono dati appuntamento in piazza Giovanni XXIII. I manifestanti sono arrivati da tutta la Sardegna con gli autobus, mentre altri sono attesi a Sassari e Olbia. Anche nel capoluogo sardo il corteo contro la riforma della scuola è stato proclamato unitariamente dai principali sindacati del comparto, ovvero Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Snals e Gilda. La manifestazione ha avuto inizio poco dopo le 10. Il corteo attraverserà via Dante per poi proseguire in via Paoli, via Sonnino, via XX settembre, via Roma, via Sassari e giungere a piazza del Carmine, dove sono previsti i comizi finali.

Ore 10.23Il ministro Giannini: «Porteremo il precariato al 2,5%». Ancora a Radio, 24 il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini spiega: con il disegno di legge «porteremo il precariato al 2,5%, un dato fisiologico». Nel 2007 – ha ricordato il ministro Giannini – «nel nostro Paese c’era il 18% degli insegnanti precari», persone cioè che venivano chiamate «da settembre a giugno su posti a cattedra. Con questo ddl portiamo questo precariato anomalo, tutto italiano, ad una percentuale del 2,5%, che è un dato fisiologico. Ci sarà sempre una necessità di coprire per un periodo lungo a piacere cattedre di persone che sono docenti stabili».

Ore 10.13Sindacati contro la riforma: «No ai podestà nelle scuole». Da Roma giungono le dichiarazioni dei leader sindacali contro la riforma. «Non vogliamo dei podestà nelle nostre scuole me dei presidi. Siamo qui per ribadire i nostri valori e le nostre richieste cioè una scuola pubblica, libera, e democratica», ha detto il segretario generale della Uil Carmelo Barbagallo, in testa al corteo romano. «Qui c’è il mondo che la scuola la fa, il mondo degli studenti, il mondo degli insegnanti, il mondo del personale tecnico e e delle famiglie. Sarà una minoranza rumorosa del Paese ma è quella che costruisce il futuro del Paese», ha dichiarato invece il segretario generale della Cgil Susanna Camusso.

 

sciopero 5 maggio(Foto: Ansa / Alessandro Di Meo)

 

Ore 10.11A Bolzano manifestazione in attesa di Renzi. Per le vie del centro di Bolzano un migliaio di studenti ha sfilato in una manifestazione promossa contro la riforma scolastica. La manifestazione si è svolta regolarmente e senza incidenti, a poca distanza dal teatro Rainerum, nel centro della città, dove il presidente del Consiglio Matteo Renzi è atteso alle 12 per prendere parte ad una convention del Partito Democratico.

Ore 10.08Partito il corteo a Roma. Nella Capitale ha avuto inizio il corteo organizzato dai sindacati contro il ddl Buona Scuola, dietro lo striscione «Sciopero generale l’unione fa la scuola 5 maggio 2015 riformiamola insieme». La manifestazione è partita da Piazza della Repubblica. Sono molte migliaia i partecipanti che, mentre la testa del corteo è a Santa Susanna, continuano ad arrivare per unirsi alla manifestazione. In testa i leader sindacali, tra cui il segretario della Uil Carmelo Barbagallo e quello della Cgil Susanna Camusso.

Ore 10.05Il segretario Cisl Furlan replica al ministro Giannini. «Questa riforma l’ho letta bene, non mi piace». È la risposta del segretario generale della Cisl Annamaria Furlan (in piazza a Milano) al ministro dell’Istruzione Stefania Giannini che ieri ha accusato la leader Cgil Susanna Camusso di non aver letto la riforma.

Ore 09.59Il ministro Giannini difende la riforma a Radio 24. Il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini difende a spada tratta il disegno di legge di riforma della scuola contro il quale oggi migliaia di insegnanti e studenti sono scesi in piazza. Perché uno sciopero della scuola di queste dimensioni, con tutti i sindacati in piazza, non si vedeva da sette anni? «Perché da sette anni non ci si occupava di scuola per cambiarla», – è stata la risposta del ministro a una domanda di Giovanni Minoli. Giannini ha detto di non aver fatto stime sull’adesione allo sciopero perché «spettano agli organizzatori». Comunque – ha spiegato ancora il ministro – «abbiamo scelto lo strumento del ddl per la Buona scuola per tenere aperta la discussione. È l’apertura al miglioramento, perché questo deve fare il Parlamento, portando anche le istanze della società. Sulla scuola lo facciamo e l’abbiamo fatto con convinzione, perché è centrale. Da un anno è aperto il dibattito, continuiamo ad avere questa modalità di ascolto».

 

sciopero 5 maggio(Foto: Ansa / Alessandro Di Meo)

 

Ore 09.56Si sfila a Palermo e Catania. A Palermo i manifestanti contro il ddl Buona Scuola hanno cominciato a radunarsi alle 9 in Piazza Marina, da dove in corteo si muoveranno lungo le vie del centro fino a Piazza Verdi. A Catania, invece, il concentramento è stato alle 9 in Piazza Europa.

Ore 09.55Sinistra Pd in corteo. C’è anche la minoranza del Partito Democratico in piazza al fianco del mondo della scuola che protesta contro il ddl Buona Scuola voluto dal governo. In apertura del corteo che si sta lentamente muovendo da Piazza della Repubblica a Roma (in direzione Piazza del Popolo) c’è anche il deputato Stefano Fassina. «È qualche mese – ha detto Fassina – che stiamo seguendo la riforma della scuola. Ci sono dei punti inaccettabili come la parte del preside con maggiori poteri che riproduce il modello di un uomo solo al comando. Va cambiata così come le assunzioni dei precari. Non si può sbattere la porta in faccia a persone che hanno mandato avanti la scuola per anni».

Ore 09.50 Blitz notturno al Miur. Nella notte c’è stato un blitz di alcuni studenti di Università e scuole aderenti a Udu e Rete degli Studenti davanti al Ministero dell’Istruzione. I giovani manifestanti hanno esposto uno striscione davanti alla sede del ministero, in Viale Trastevere a Roma, con la scritta «Vogliamo una scuola buona davvero». Su Youtube sono state caricate le immagini del flash mob.

 

sciopero 5 maggio(Foto: Ansa / Angelo Carconi)

 

Il mondo della scuola scende oggi in piazza contro la riforma che dovrebbe arrivare in aula alla Camera dei deputati il prossimo 15 maggio.

 

LEGGI ANCHE: La scuola più degradata d’Italia

 

SCIOPERO 5 MAGGIO 2015, DOVE –

Si tratta del primo sciopero unitario dopo ben 7 anni. A proclamarlo sono stati le organizzazioni sindacali Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Fnals Consal e Gilda, che manifesteranno per dire no alla «Buona Scuola» di Matteo Renzi in 7 città: Roma, Milano, Bari, Palermo, Cagliari, Catania e Aosta. Ma cortei e sit-in sono previsti un po’ in tutta Italia.

SCIOPERO 5 MAGGIO 2015, PERCHÉ –

Il disegno di legge contestato dovrebbe essere votato a Montecitorio dal prossimo 19 maggio e quella del governo, che continua a difenderlo convintamente, è una corsa contro il tempo. In Commissione alla Camera si lavora al testo con una rapidità che non è stata gradita alle opposizioni. I punti della riforma più contestati riguardano il ruolo dei presidi, le deleghe e i docenti risultati idonei all’ultimo concorso del 2012. La Buona Scuola prevede infatti l’assegnazione ai presidi del compito di valutare i docenti e premiare i più bravi. Poi assegna al Parlamento di alcune deleghe, come quella per la scuola digitale. Infine, si contesta la decisione del governo di tenere fuori dalle assunzioni i docenti idonei al concorso 2012 (scelta che potrebbe però essere rivista).

VEDI ANCHE Rassegna stampa video, le prima pagine di oggi 5 maggio

SCIOPERO 5 MAGGIO 2015, ORARI –

A Roma è prevista la partenza del corteo da Piazza della Repubblica alle 10 con arrivo a Piazza del Popolo verso le 11 dopo aver attraversato Largo Santa Susanna, Piazza Barberini e viale Gabriele D’Annunzio. La manifestazione dovrebbe essere chiusa alle 14. Per quanto concerne invece i sindacati di base è previsto un sit-in dei Cobas al Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca alle 1o e dalle 12.30 alle 18 l’iniziativa Circondiamo il Parlamento, in Piazza Montecitorio. A Milano l’appuntamento dei manifestanti è in Piazza della Repubblica. La protesta attraverserà poi alcune vie centrali per giungere all’Arco della Pace, in corso Sempione. A Palermo l’appuntamento è fissato per le 9 in Piazza Marina. Il corteo sfilerà poi lungo Corso Vittorio, via Roma, e via Cavour fino al teatro Massimo, dove si svolgeranno i comizi conclusivi. I Cobas, oltre a manifestazione romana, si faranno sentire anche a Torino, Bologna, Firenze, Cagliari, Padova, Palermo, Catania e Pescara.

(Foto di copertina: Alessandro Di Meo / Ansa)

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