“Scientology? No grazie”

17/01/2012 di Giulia D'Amato

Joachim Herrmann, ministro dell’interno bavarese, vorrebbe bandirla dalla Germania

I ministri degli interni di diversi Lander tedeschi vogliono adottare una linea più dura contro l’organizzazione religiosa, che in Germania non ha status di confessione religiosa.

IL MINISTRO BAVARESE –  Joachim Herrmann della CSU e ministro dell’interno bavarese, considera Scientology “un’organizzazione nemica della costituzione e misantropa” e ritiene che sia giusto e importante che l’ufficio federale per la salvaguardia della costituzione sorvegli la setta e comunichi chiaramente i rischi ad essa collegati. Herrmann poi continua dicendo “non nascondo che per me l’ideale sarebbe che Scientology venisse bandita, però è una questione che è di competenza del governo federale”.

… E QUELLO DEL BADEN-WÜRTTEMBERG – Reinhold Gall, della SPD, ha affermato che “Scientology deve continuare a essere osservata attentamente”, anche se in questo Land l’organizzazione non gode di un forte consenso: nel 2011 non sono riusciti ad aprire uno dei loro centri a Stoccarda, già annunciato da diversi anni. Tuttavia Scientology gode in Baden-Württemberg di una fitta rete organizzativa, che conta circa 1000 affiliati e recentemente avrebbe cercato di insinuarsi negli istituti che offrono ripetizioni scolastiche a Mannheim.

LA SALVAGUARDIA DELLA COSTITUZIONE – Secondo il rapporto 2010 dell’ufficio federale per la salvaguardia della costituzione, Scientology ha circa 5500 membri in tutta la Germania ed è maggiormente radicata in Baviera (1700 seguaci) e in Baden-Württemberg (1000). A quanto riferiscono le autorità di quest’ufficio la setta sarebbe un gruppo economico industriale che da una parte punta al profitto, e a questo scopo sfrutta i suoi membri, e dall’altra a realizzare un sistema di dominio mondiale basato sulle proprie idee.

2008: LA  FERMATA DELL’AUTOBUS – Nel 2008, a Berlino, era nato un dibattito nazionale riguardo la setta religiosa, poiché il consiglio comunale aveva sistemato una fermata dell’autobus davanti alla sede di Scientology di Berlino, nel quartiere di Charlottenburg. I politici locali temevano che questa prossimità alla sede potesse essere fonte di tentativi di indottrinamento nei confronti dei cittadini e hanno chiesto che la fermata venisse spostata. I rappresentanti dell’azienda di trasporti si sono però opposti a questa soluzione, in quanto ritenevano i cittadini grandi abbastanza per decidere se dare ascolto o meno ai predicatori di Scientology. Il consiglio comunale decise di affiggere sulla fermata un manifesto con scritti dei numeri ai quali rivolgersi in caso di molestie.

…E L’INCONTRO FEDERALE – Quasi quattro anni fa, i ministri si erano incontrati a un vertice federale a Potsdam e arrivati alla conclusione che mettere fuori legge la setta non avrebbe avuto nessuna utilità. L’allora ministro degli interni del Brandeburgo e presidente della conferenza dei ministri degli interni della Repubblica Federale, Jörg Schönbohm, aveva poi dichiarato che “in Germania si discute molto riguardo divieti del genere, quando qualche idea non ci piace tendiamo subito a vietarla, ma viviamo in un ordinamento democratico, all’interno del quale la libertà di pensiero è un bene supremo”. Schönbohm aveva auspicato una maggiore fiducia nella democrazia e aggiunto che “chi crede seriamente che il nostro paese potrebbe essere in pericolo a causa di 5000 membri di Scientology secondo me è un vigliacco”.

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