«Sara Ammar, la bambina portata via in Egitto dal padre tornerà a casa»

Sara Ammar, la bimba portata via dalla mamma e finita in Egitto col padre, tornerà in Italia. Ad annunciarlo è stato il presidente del Consiglio Matteo Renzi durante la conferenza stampa a chiusura del Consiglio dei ministri. «Gratitudine mia e del governo della Repubblica per la collaborazione registrata in queste ore con le autorità egiziane. Sono molto felice che la vicenda della piccola Sara si sia risolta». «Vorrei veramente esprimere la mia gratitudine – ha detto il premier – per l’impegno alle istituzioni del Cairo. Si è trattato di una vicenda complessa che è stata seguita a tutti i livelli, e che conferma ancora di più l’eccellente collaborazione tra i due paesi. Questo ha consentito l’esecuzione della sentenza delle autorità egiziane, le quali hanno stabilito che la custodia della bambina spetti alla mamma italiana».

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SARA AMMAR, LA BIMBA FINITA IN EGITTO

 – Chi è Sara? Un anno fa il Corriere della Sera riportava la sua storia…

Sandra non vede la sua bambina da ormai quattro anni, dal 9 gennaio 2010, quando suo padre l’ha prelevata dalla sua casa di Milano e l’ha portata via in Egitto. Ma la storia della piccola Sara non è la storia di una bimba contesa: tutte le autorità giudiziarie italiane ed egiziane hanno stabilito che la bambina è affidata alla mamma e in capo al padre, un egiziano, pende un’ordinanza di custodia cautelare e un mandato di cattura internazionale per sottrazione di minore. Solo che nessuno esegue i provvedimenti emessi e la madre, Sandra Fardella, si batte disperatamente per veder riconosciuti i suoi diritti e poter riabbracciare sua figlia. «Sono sola, sono stata lasciata sola. Le autorità italiane ed egiziane mi prendono per i fondelli da quattro anni. Arrivo fino ad un certo punto e poi quando si tratta di eseguire i provvedimenti trovo un muro di gomma. È come se tutti volessero che io lasciassi perdere. Ma io non posso e non lo farò».

Il padre è riuscito a far passare la bimba in Egitto senza il consenso della mamma. Bastava aggiungere la piccola sul passaporto del genitore, nonostante ci fosse il diniego formale della donna.

Il tunnel di Sandra è cominciato dopo una telefonata dall’aeroporto di Malpensa del marito con cui era separata di fatto ma non giudizialmente. Le passa la bimba che balbetta poche sillabe prima che il padre le strappi via il telefono e metta giù. Sandra non comprende subito cosa sta succedendo poi però torna a casa e non li trova. Spaventata prova a chiamare ripetutamente il padre di sua figlia ma non riesce a parlargli. Così alla fine va dai carabinieri che indagano e risalgono alla telefonata dall’aeroporto. Sandra capisce allora che il suo ex marito è volato verso l’Egitto portandosi via la bambina, nonostante non avesse il consenso della madre per l’espatrio.

(foto d’archivio LOIC VENANCE/AFP/Getty Images)

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