Samantha Cristoforetti: la prima donna italiana nello spazio

L’astronauta Samantha Cristoforetti ha lasciato la base di Baikonur in Kazakistan, a bordo della navicella Soyuz per la missione “Futura” in compagnia del cosmonauta russo Anton Shkapelo e all’astronauta Terry Virts. I motori del razzo si son accesi alle 22.01 e la Soyuz è partita verso lo spazio per arrivare sulla base ISS sei ore dopo. Ora la Cristoforetti e i compagni di viaggio sono a bordo della ISS.  Si tratta della seconda missione di lunga durata (sei mesi) dell’agenzia spaziale italana. La prima aveva portato in orbita Luca Parmitano. Cristoforetti e i compagni di avventura, il russo Anton Shkaplerov e l’americano Terry Virts, torneranno sulla terra nel mese di maggio del 2015.

IL MESSAGGIO DELLA CRISTOFORETTI – «Mi sono svegliata un po’ prima rispetto alle cinque ore programmate di pisolino e non c’è modo di tornare a dormire, perciò sono qui a condividere qualche pensiero prima della partenza di stasera», ha scritto sul suo blog prima del lancio in orbita. «I dottori – prosegue – compariranno tra una quarantina di minuti per le operazioni di igiene: prima di andare nello spazio sarò pulita come non lo sarò mai più, fuori e dentro (se capite il messaggio, non entrerò nei dettagli qui). Ho preso il mio computer e sono tornata a letto. La mia ultima volta in un letto per molti mesi. Chissà se al mio corpo mancherà o se gli piacerà dormire in assenza di peso. Gli ultimi giorni sono stati così: una parte di me ha vissuto tutti gli eventi, le riunioni, le tradizioni degli ultimi giorni, e un’altra parte di me stava guardando lo scorrimento di un film».La preoccupazione principale di Samantha Cristoforetti è in ogni caso un’altra: «In un giorno come questo (be’, ci sarà mai un altro giorno come questo?) penso che la cosa più importante sia dire grazie». «Ho avuto molte occasioni – continua – per ringraziare pubblicamente le organizzazioni che hanno reso questo viaggio spaziale possibile per me. Ma ora vorrei dire un grazie più personale alla mia famiglia, ai miei amici, ai miei insegnanti, ai colleghi, a tutti quelli che mi hanno aiutato ad arrivare a questo giorno, sostenendomi o sfidandomi, insegnandomi qualcosa o semplicemente stando lì per me. Vado nello spazio con tutta me stessa, con tutto quello che sono e tutta la mia esperienza e certamente porto con me ogni persona che ho incontrato». Prima della partenza per la Stazione spaziale internazionale, c’è stato anche il tempo per lanciare un videomessaggio a sostegno di #impresastraordinaria, la campagna Unicef contro la malnutrizione infantile: «Sono Samantha Cristoforetti e sto per intraprendere un viaggio nello spazio. Ma non è la mia unica missione. Come altri astronauti prima di me… chiedo il vostro sostegno all’Unicef per una missione di importanza straordinaria: salvare i bambini dalla malnutrizione. Durante questa missione dallo spazio vi terrò vicino ai bambini. Seguitemi».

«AGGANCIO PERFETTO» – Samantha Cristoforetti ha 34 anni, è nata a Milano, ma è cresciuta a Malè, in Trentino Alto Adige, dove per l’occasione è stato allestito un maxischermo. Pilota militare, capitano dell’areonautica e ingegnere, l’astronauta italiana contribuirà allo svolgimento di tutti i compiti di ricerca, sperimentazione e manutenzione operativa del laboratorio spaziale che orbita a una quota di 400 chilometri circa e viaggia a una velocità di 28mila chilometri orari. «L’aggancio è avvenuto in modo perfetto», ha commentato l’astronauta Luca Parmitano, che è stato sulla ISS nel 2013. Il portellone della base spaziale è stato aperto solo dopo tutti i controlli di rito. Una volta salita sulla ISS, la Cristoforetti dovrà compiere circa 200 esperimenti, dieci dei quali dell’Agenzia Spaziale Italiana.

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LE RICERCHE – Durante la missione saranno ben 10 le ricerche italiane: L’esperimento ‘Drai Brain’, coordinato dal medico Paolo Zamboni, del Centro per le malattie vascolari dell’università di Ferrara: deve verificare l’ipotesi secondo la quale una delle cause della sclerosi multipla potrebbe essere il restringimento dei vasi sanguigni di testa e collo. Wearable monitoring invece è una maglietta equipaggiata con sensori in grado di misurare ritmo del cuore e del respiro durante il sonno, e l’Unità elettronica portatile per raccogliere i dati. La tanto attesa macchina per il caffè espresso si farà desiderare fino ad aprile, ma poterebbe forse essere l’occasione per festeggiare il compleanno di Samantha Cristoforetti. L’astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), nata il 26 aprile, dovrebbe fare in tempo a utilizzarla. La macchina è stata costruita in Italia, dalla collaborazione fra Argotec, Lavazza e Finmeccanica-Selex Es. LA stampante in 3D tutta italiana costruita da Altran e Thales Alenia Space. Verranno studiati i comportamenti dei fluidi, ma anche tecniche di decontaminazione dei batteri. La Cristoforetti studierà anche come si sviluppano le cellule in assenza di peso, la perdita della massa muscolare e delle nano particelle veranno testate contro l’osteoporosi. Infine verrà studiato l’adattamento del cervello allo spazio.

«LO SPAZIO È PIÙ BELLO DI COME LO AVEVO SOGNATO» – «Lo spazio è più bello di come lo avevo sognato fin da bambina. Vedere la prima alba dall’Iss mi ha tolto il fiato: il colore del sole è meraviglioso», ha detto Samantha Cristoforetti alla mamma durante il primo collegamento dalla stazione spaziale. Samantha Cristoforetti è entrata alle 6.01 nella ISS e nella Storia. Samantha ha avuto l’onore di essere la prima del suo equipaggio ad entrare nella stazione accolta e abbracciata dal comandante russo Samokutyaev, anche se chi le ha fatto più festa è la collega Yelena Serova. Sono servite quasi due ore per livellare la pressurizzazione della Soyuz a quella dell’Iss, ma poi il fatidico colpo di chiave inglese sul portellone da parte del comandante della stazione ha dato l’ok per l’apertura. Adesso la missione Futura 42 inizia per davvero.

(Photocredit: screenshot via Youtube/RT en Español & Getty Images)

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