Salvini occupa le tv. E dimentica di andare a Strasburgo

Accettare gli inviti delle trasmissioni televisive è una scelta legittima. Farlo evitando di partecipare ai lavori del Parlamento Europeo lo è un po’ meno. È l’accusa che viene rivolta al segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini, ospite frequente dei talk show politici di casa nostra ma assai poco presente nelle aule di Strasburgo e Bruxelles. L’ultima frecciata al leader del Carroccio arriva dal collega belga, Marc Tarabella, l’eurodeputato che già lo scorso gennaio lo aveva accusato di essere «un fannullone». «#Salvini ma cosa fai in TV oggi e domani, ti aspettiamo al lavoro a Parl. europeo. Hai solo 15% di presenze ai voti di plenaria», ha scritto ieri Tarabella su Twitter (conquistando almeno 300 retweet).

Non si tratta di una statistica avventata. Quel tasso di 15% di presenze è uno di dati elaborati da VoteWatch Europe, organizzazione indipendente che attraverso il web fornisce cifre aggiornate sui lavori degli europarlamentari. Lo abbiamo già riportato nelle settimane scorse. Dopo le prime sedute della legislatura Salvini occupa precisamente il 722esimo posto su 751 eurodeputati per numero di presenze in Aula alle votazioni con un tasso del 15,85%. Insieme a lui, nella stessa posizione e con la stessa percentuale di presenza, spuntano anche Raffaele Fitto (Fi), Lorenzo Cesa (Ncd/Udc) e Giovanni Toti (Fi). Ancora più in basso, al 742esimo posto con il 6,10% di presenze, c’è invece Aldo Patriciello, altro eletto nelle fila di Forza Italia. Su 751 eurodeputati per ora solo 29 sono risultati presenti meno del 30%.

 

(Foto copertina di Roberto Monaldo da archivio LaPresse)

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