Salvini contro Saviano, minaccia di togliere la scorta allo scrittore | VIDEO

09/08/2017 di Redazione

Salvini contro Saviano, in modo che più becero non si può. Il leader leghista è stato attaccato in modo particolarmente duro dallo scrittore, che l’ha accusato di non avere alcuna idea politica, e di sobillare i peggiori istinti della canaglia razzista, espressione per indicare la parte della popolazione italiana che odia gli stranieri, sul tema dei migranti.

SALVINI CONTRO SAVIANO, VIDEO

Il video di Roberto Saviano è stato pubblicato nel pomeriggio di ieri, e conteneva giudizi davvero severi contro Salvini, con tanto di accuse sullo stipendio da europarlamentare non meritato. Salvini ha tutto il diritto di rispondere, anche con una querela, a critiche così dure. Il leader leghista ha però reagito come un bambino offeso, minacciando di togliere la scorta, tra l’altro piuttosto vergognosamente definita inutile, a Roberto Saviano.

Salvini contro Saviano

«Secondo quel poveretto (di spirito, non di conto corrente) di Saviano io sono (quindi voi siete) razzista, ignorante, farneticante, sgrammaticato… Se andiamo al governo, dopo aver bloccato l’invasione, gli leviamo anche l’inutile scorta. Che dite?», scrive Salvini su Facebook.  Si tratta di una minaccia davvero sbagliata. Roberto Saviano vive sotto protezione dopo che in ripetuti casi è stato oggetto di gravissime minacce di morte da parte di esponenti della criminalità organizzata. Si tratta di una misura di salvaguardia che lo stesso scrittore vive con estremo disagio, considerando che  la sua esistenza ne è uscita distrutta.

SALVINI CONTRO SAVIANO MINACCIA DI TOGLIERE LA SCORTA  ALLO SCRITTORE

Saviano non può svolgere una vita normale: la passeggia mano nella mano con Elisa Isoardi che ha fatto recentemente Salvini lo scrittore non la potrebbe fare, giusto per far un esempio cretino come la minaccia del leader leghista. Il segretario del Carroccio è un politico molto abile che ha costruito parte del suo successo grazie alle sue provocazioni mediatiche. Ci sono però limiti che non devono essere superati: si ricordi Salvini, in predicato di far il ministro degli Interni in un eventuale governo di centrodestra, del rompicoglioni affibiato da Scajola a Biagi, poi ucciso dai terroristi che si richiamavano alle Brigate Rosse.

 

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