Sabina Guzzanti critica il M5S per mancanza di etica

07/09/2017 di Redazione

Sabina Guzzanti ha criticato il M5S per la sua mancanza di etica e per la sua incapacità di costruire in un intervento pubblicato sul Fatto Quotidiano. La testata diretta da Marco Travaglio offre oggi diversi commenti di intellettuali e nomi noti vicini nel presente o nel passato ai 5 Stelle nel decimo anniversatio del V-Day.

SABINA GUZZANTI CRITICA M5S SENZA ETICA

L’8 settembre del 2007 Beppe Grillo, attraverso il suo blog, organizzò una giornata di mobilitazione nazionale in numerose piazze italiane, con momento più importante in una manifestazione a Bologna, per raccogliere firme su una proposta di legge di iniziativa popolare per un Parlamento più trasparente e pulito. Sabina Guzzanti era uno dei volti più noti che aveva aderito al V-Day di Grillo. A dieci anni da quell’esperienza l’artista, storicamente schierata a sinistra anche se negli ultimi tempi più vicina al M5S, ha evidenziato sul Fatto Quotidiano le criticità dei 5 Stelle. pur non rinnegando la sua partecipazione al V-Day.«Ho partecipato al Vaffa-Day e lo rifarei. Il punto non è quanto si risolva con un “vaffa”, che all’epoca era sacrosanto e salutare. Il punto è che quando poi si tratta di costruire c’è bisogno di un’etica condivisa. E l’etica non è esser contro il doppio mandato o gli inceneritori».

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SABINA GUZZANTI CONTRO I 5 STELLE INCAPACI DI COSTRUIRE

Sabina Guzzanti spiega l’etica come la convinzione che il bene di tutti sia più importante dell’interesse dei singoli. L’etica non si può imporre per l’artista per via regolamentare, ma deve diventare una cultura. Senza l’etica per Guzzanti nessun cambiamento è possibile. «Senza un’etica condivisa non ci può essere unità e senza unità non c’è cambiamento». Sabina Guzzanti rimarca come anche a sinistra molte divisioni si spieghino in realtà per la mancanza di etica, che masche interessi anche sorprendentemente minuscoli. L’artista evidenzia come l’informazione, il tema del suo intervento al V-Day, sia sensibilmente peggiorata rispetto a dieci anni fa.« Alla mancanza di indipendenza di un tempo si è aggiunto il ricorso indiscusso alla demagogia, alle macchine del fango…Il lettore, o lo spettatore, percepisce un tentativo di manipolazione continua e per questo si chiude, fugge…Somigliamo sempre di più alla rappresentazione di Maurizio Belpietro nel programma di Rete 4 Dalla vostra parte. Ma c’è speranza di cambiare, certo. Basta cambiare».

Foto copertina: ANSA / ETTORE FERRARI

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