Ruby Bis: “Ad Arcore attività prostitutiva. Emilio Fede? Il suo ruolo non è identificato”

Processo Ruby Bis: nelle serate di Arcore si svolgeva attività prostitutiva secondo un rituale collaudato da tempo ma questo non permette di definire con precisione il ruolo di Emilio Fede e Nicole Minetti. Queste le motivazioni della sentenza emessa dalla terza sezione penale della Corte di Cassazione il 22 settembre scorso con cui si disponeva un nuovo processo d’appello per l’ex direttore del Tg4 e l’ex consigliere della Regione Lombardia, condannati rispettivamente a 4 anni e 10 mesi e a 3 anni di reclusione.

Ruby-Bis
(ANSA)

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RUBY BIS, LE MOTIVAZIONI DELLA CASSAZIONE

Secondo quanto riportato dal Giorno per i giudici di Piazza Cavour la sentenza di secondo grado propone

“una descrizione dei fatti che in realtà si riferisce in termini generali a quello che solitamente accadeva nelle cosiddette ‘serate di Arcore’ ma che non spiega in termini adeguati né in quali di quelle serate per le quali si é rilevata la presenza delle sole ragazze per le quali il Fede è stato ritenuto colpevole di favoreggiamento o di induzione (tentata) alla prostituzione si svolgeva attività prostitutiva riguardante dette giovani né quali siano stati in concreto le condotte di favoreggiamento esercitato dal Fede verso le ragazze suddette, né quando cio’ sarebbe avvenuto […] puo’ certamente bastare per affermare che l’attività prostitutiva si svolgeva secondo un rituale collaudato da tempo, ma non è sufficiente per individuare con la dovuta precisione il ruolo specifico dell’imputato Fede nel favoreggiamento ovvero nella induzione di queste ragazze individualmente nominate”

(Photocredit copertina ANSA/MATTEO BAZZI)

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