Romano Prodi: «I partiti tradizionali non danno risposte»

05/04/2016 di Redazione

Romano Prodi alla Stampa: «I partiti tradizionali non danno risposte»

Il problema dell’Europa resta la governance, ormai in crisi. L’avvertimento arriva da Romano Prodi, intervistato da Alberto Simoni sulla Stampa: «Non c’è un problema di politica estera sul quale ci siamo trovati d’accordo. Pensavo che la crisi economica degli ultimi anni avrebbe generato uno spirito di solidarietà. E invece non ha creato nulla», ha attaccato l’ex premier.

ROMANO PRODI: «IN EUROPA PROBLEMA DI GOVERNANCE»

Romano Prodi è convinto che i partiti tradizionali in Europa non siano più in grado di fornire risposte esaurienti, evidenziando la loro crisi:

«Per contrastare (i partiti anti-sistema, ndr) non basta più l’appello dei partiti tradizionali, questo è il fatto nuovo per l’Europa. Le grandi coalizioni restano una grande riserva della tradizione europea, ma adesso sono messe a rischio».

 

Perché? Qual è la debolezza di partiti tradizionali?

 

«È una domanda da cento milioni. La verità è che la risposta varia da Paese a Paese. In genere, e questo vale per tutti, i partiti non riescono più a dare soluzioni ai problemi e alle domande dei giovani e questo ha accelerato la crisi». I giovani inglesi sono filo-europei in maggioranza, ma i sondaggi ci dicono che uno su due non voterà lasciando campo libero alla Brexit, eppure sono loro che hanno portato Jeremy Corbyn alla guida del Labour: non vede contraddizioni?

 

«No, e proprio perché Corbyn è una forma di rottura con il partito tradizionale. I giovani, quel tipo di marxismo di cui Corbyn parla, non l’hanno mai vissuto, quindi Corbyn per loro è una rottura, è un anti-sistema. Come Ciudadanos in Spagna».

 

Cameron ha chiesto riforme per evitare che Londra uscisse dalla Ue. Oggi il referendum è appeso a un filo e i pro-Brexit sono in testa nei sondaggi. Non poteva essere l’occasione per l’Europa di riformarsi indipendente dalla sfida interna dei britannici?

 

«Gli inglesi, e me lo ricordo da quando ero io a guidare la Commissione, sono sempre stati qualcosa a sé».

 

ROMANO PRODI: «I PARTITI ANTI-SISTEMA HANNO CREATO UNA ROTTURA»

Quanto ai rapporti con la Cina, «i Paesi europei si muovono come singoli. Il flusso commerciale sulla rotta Europa e Cina è il più grande del mondo, eppure se lo dividiamo a fette abbiamo comportamenti diversi. I tedeschi hanno un equilibrio commerciale con Pechino. La cancelliera Merkel ha mostrato leadership e compiuto almeno sette missioni in Cina con importanti delegazioni imprenditoriali. Gli altri no». L’ex presidente della commissione Ue si dice «preoccupato per il futuro dell’Europa», convinto che lo «squilibrio mette la Germania in una condizione psicologica di ‘felicita” per non usare un termine aggressivo», tale da riflettersi sull’intero Vecchio Continente.

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