Roma è invasa da milioni di ratti

Sarebbero sei i milioni di ratti, di topi, che si aggirano per le strade della Capitale: una vera e propria emergenza sanitaria, secondo le stesse istituzioni capitoline guidate dal Commissario Straordinario per Roma Capitale Francesco Paolo Tronca, che si starebbe muovendo per «intraprendere seriamente questa battaglia, consapevole che non avrò il tempo necessario a vincerla; però voglio comunque lasciare un lavoro ben avviato». Sono sufficienti le derattizzazioni nell’area romana? L’Ama affronta a sufficienza il problema? Che impatto hanno i roditori sull’immagine della città nel mondo?

ROMA È INVASA DA RATTI

I danni sembrano esserci, se è vero che nei giorni scorsi anche una biglietteria del Foro Romano è dovuta rimanere chiusa per una disavventura non proprio piacevole. Il Tempo in edicola questa mattina parla dell’emergenza roditori in città.

 

«Soprintendente, come mai stamattina c’è una fila lunghissima davanti alle nuove biglietterie per il Palatino e il Foro Romano ma due desk risultano chiusi?». «Il Tempo» rivolge il quesito a Francesco Prosperetti che sta illustrando a un ristretto numero di giornalisti gli interventi programmati sull’area archeologica centrale per facilitarne l’accesso da parte dei visitatori e fornire loro un’accoglienza migliore. E lui risponde con spontanea sincerità: «Ieri abbiamo dovuto fronteggiare un’emergenza perché un topo è rimasto incastrato in una intercapedine sul tetto delle biglietterie, proprio di fronte al Colosseo. L’operatore che era in servizio si è visto colare il sangue sulla scrivania. Ecco perché adesso la biglietteria è chiusa, dobbiamo procedere alla disinfestazione»

 

Situazione dunque abbastanza migliorabile, che in città non è isolata.

«Quello dei topi al Foro Romano è un problema che non si riesce a fronteggiare, abbiamo riscontrato un incremento sul quale stiamo indagando. L’area nella quale è posizionata la nuova biglietteria per molto tempo è stata priva di frequentazione umana. C’erano dei toponi che erano legittimi abitanti dei grottoni del Tempio di Venere»

 

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Problema topi anche al Museo Nazionale Romano, davanti alla Stazione Termini. Si muove il Codacons, chiedendo l’intervento della magistratura.

«È una vergogna. Negli ultimi mesi si stanno moltiplicando le segnalazioni e le denunce relative alla presenza di topi in città, nel centro storico come nelle periferie, al punto che siamo in presenza di una vera e propria emergenza. I rischi per la salute dei cittadini sono elevatissimi perché la crescita numerica dei ratti potrebbe portare malattie, infezioni e determinare addirittura epidemie. Crediamo che la magistratura debba intervenire con urgenza, per capire le cause della massiccia presenza di topi nella capitale e verificare le responsabilità dell’amministrazione»

 

In Campidoglio, continua il Tempo, si è già riunita una sorta di unità di crisi guidata dal prefetto Francesco Paolo Tronca.

Il commissario straordinario Francesco Paolo Tronca ha riunito un tavolo di studio con rappresentanti di Campidoglio, Ama, Ministeri della Salute e dell’Ambiente per affrontare l’emergenza . (…) Sono emerse alcune incongruenze, ad esempio che negli ultimi anni non tutti i municipi hanno speso i fondi a disposizione per le derattizzazioni curate dall’Ama. Oppure che molti di questi soldi sono stati spesi male senza un piano preventivo. Negli ultimi anni i municipi – utilizzando l’Ama Card – dopo aver ricevuto le segnalazioni dei cittadini si rivolgevano all’azienda dei rifiuti perché facesse le derattizzazioni nei luoghi indicati. La commissione tecnica insediata da Tronca ha stabilito che ci sono stati circa 1700 interventi di questo genere tra aprile e dicembre 2015. Ma l’azione “a chiamata” si è rivelata inefficace.

 

Il Campidoglio, in una nota, promette il potenziamento della azione di disinfestazione in città.

Massima determinazione, le operazioni di derattizzazione su segnalazione verranno ulteriormente potenziare. Ad Ama è stato chiesto di svolgere, in questo scorcio di inizio 2016, attività ulteriori per contrastare il fenomeno della proliferazione dei ratti nell’area urbana su obiettivi mirati: caditoie su vie e piazze, giardini, mercati rionali, scuole, asili, ospedali e altre aree pubbliche sensibili. Tra la metà di gennaio e la metà di febbraio sono già stati effettuati oltre 600 interventi.

 

 

 

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