La As Roma contro Virginia Raggi: «Causa milionaria se cambia la delibera sullo stadio»

15/06/2016 di Redazione

Non solo Olimpiadi. Tra i temi portanti della campagna elettorale romana in vista del ballottaggio di domenica prossima tra Virginia Raggi del Movimento 5 Stelle e Roberto Giachetti della coalizione di centrosinistra – al primo turno la pentastellata ha dato dieci punti di distacco all’avversario – c’è sicuramente lo sport: oltre alla candidatura della Capitale ai Giochi del 2024 su cui i due contendenti che continuano a battagliarsi – Giachetti favorevole accusa la Raggi di essere evasiva e poco chiara, lei da Lucia Annunziata ha detto che il suo «è un no per il momento» – ecco che proprio a pochi giorni dal voto si rifà largo un’altra rilevante arena di confronto come il nuovo stadio della Roma.

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guarda la gallery con le immagini del progetto:

VIRGINIA RAGGI STADIO DELLA ROMA

Il Comune di Roma, sotto la giunta Marino, ha già riconosciuto la pubblica utilità al progetto del nuovo impianto che sorgerà a Tor di Valle e lo scorso 30 maggio la società giallorossa ha presentato la documentazione definitiva – 3500 disegni e oltre 50mila pagine di relazioni. Dopo l’ok definitivo del Campidoglio, le carte passeranno in Regione con la conferenza dei servizi che per legge non può durare più di 180 giorni. Sempre che il nuovo sindaco e il suo partito, magari proprio Virginia Raggi e il Movimento 5 Stelle che favorevoli non sembrano essere, non impugnino la delibera già messa nera su bianco. Ieri, nel corso di un punto stampa sullo stadio, si è paventata questa ipotesi e – scrive oggi Repubblica – il direttore generale Mauro Baldissoni ha espresso in maniera chiara la posizione del club:

«Se la nuova giunta vorrà riaprire il fronte politico sul pubblico interesse si assumerà il rischio di una causa da centinaia di milioni di euro». […] «Abbiamo già speso oltre 60 milioni […] e oltre 5 anni di progettazione. Se qualcuno volesse cambiare la delibera chiederemo un risarcimento».

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Poi un riferimento neanche troppo velato alla candidata grillina:

«La Raggi non sa di cosa parla, l’iter politico è esaurito come forse il candidato sindaco»: una battuta ironica, quella di Baldissoni, ma non certo felicissima. Serviva, spiegano «a riportare il discorso alla fase amministrativa». E subito ammorbidita, anche se in ritardo, dal dg romanista: «Al di là degli slogan elettorali, credo che nessuno voglia rinunciare a questo progetto, non ci sono motivi politici o tecnici per farlo. I candidati hanno altre incombenze, non possono conoscerlo bene, ma incontreremo chi vincerà per presentarglielo»

Alle 10.45 del 15 giugno, poi, è giunta una nota del dg Baldissoni sul sito www.asroma.it, in cui i toni sono più concilianti e il dirigente e la Roma si dichiarano “sicuri dell’impegno del nuovo sindaco per lo stadio”.

Con riferimento a quanto riportato da alcuni giornali circa un incontro in cui in più di due ore abbiamo illustrato diffusamente il progetto dello stadio, tengo a precisare che, proprio al fine di rimarcare il fatto che lo stadio non è per noi argomento di campagna elettorale ho usato anche un gioco di parole – probabilmente infelice – per dire che l’iter autorizzativo politico è  esaurito, come lo sarebbe il candidato che volesse riaprirlo perché correrebbe il rischio di esporre il Comune ad azioni risarcitorie.

Non intendevo dire, come non ho detto, che è Virginia Raggi ad essere esaurita, ne’ minacciare cause, ma appunto ribadire che siamo giunti ad una fase autorizzatoria amministrativa e non più politica e spiegare le conseguenze tecniche e giuridiche di un eventuale annullamento del progetto.

Ed è proprio per questa ragione, come già evidenziato nell’incontro, che non abbiamo ritenuto di dover incontrare i candidati alla poltrona di Sindaco, ma che saremo felici di spiegare il progetto a chiunque di loro verrà eletto, certi che abbraccerà un’iniziativa così qualificata e importante per l’intera città.

Non sono mai entrato nel dibattito politico e mi dispiace se le mie parole vengono strumentalizzate a pochi giorni dal voto. Come privato cittadino e manager della Roma partecipo alla vita sociale della città con la passione di chi si impegna e crede in un grande progetto e nel massimo rispetto delle istituzioni.

Il nostro è un impegno non solo sportivo ma di riqualificazione di un’area della città e un’occasione per creare sviluppo e lavoro nel rispetto dell’ambiente e potenziando i sistemi di trasporto cittadini.

Come ho già avuto modo di sottolineare durante l’incontro, è legittimo e normale che in questa fase i due candidati Sindaco possano non conoscere a fondo un progetto così complesso, ma sono sicuro che una volta saliti in Campidoglio faranno di tutto per impegnarsi, anche con il nostro contributo, al rilancio della città

Photocredit copertina ANSA

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