La rissa su Twitter tra Alessandro Gassman e Francesca Barracciu

Alessandro Gassman ed il sottosegretario alla Cultura Francesca Barracciu hanno scatenato una rissa su Twitter partita da un’immagine postata dall’attore sul popolare social network in cui raffigurava i quattro sottosegretari indagati del governo Renzi, tra cui la Barracciu stessa. L’attore poi si rivolge direttamente al politico che risponde “piccata” scatenando la reazione degli utenti, tra cui altri artisti.

 

La rissa su Twitter tra Alessandro Gassman e Francesca Barracciu
Fabio Marras/LaPresse0

LO SCONTRO GASSMAN-BARRACCIU –

Alessandro Gassman è partito con un’immagine che racchiude quelli che definisce “gli indagati che non mollano la poltrona”:

 

 

Francesca Barracciu, come abbiamo ricordato in passato, è indagata per peculato aggravato nell’ambito dell’inchiesta sui fondi sui gruppi consiliari della Regione Sardegna. Inoltre la Procura di Cagliari contesta al sottosegtretario di aver speso senza giustificazione altri 45mila euro, oltre ai 33mila per i quali è già indagata da sei mesi. Questo per inquadrare la situazione. Alessandro Gassman a tal proposito si è rivolto proprio alla Barracciu chiedendogli di dimettersi. Ricordiamo che al momento sul caso Barracciu sono ancora in corso delle indagini:

 

 

Ottenendo questa risposta: “mentre impara a fare l’attore può evitare di far pagare il biglietto al cinema per i suoi “film”?

 

 

Una risposta fuori contesto e a dir poco piccata che certo non passa inosservata all’attore che risponde a sua volta con ironia:

 

 

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IL PARERE DI ALCUNI COLLEGHI DI GASSMAN… –

In “soccorso” a Gassman arrivano anche altri colleghi del mondo dello spettacolo:

E DEL PUBBLICO –

ed il pubblico che certo non ha parole dolci per il sottosegretario alla cultura:

 

LE SCUSE SU TWITTER DI FRANCESCA BARRACCIU –

Il sottosegretario cerca di metterci una pezza, ammettendo di aver esagerato su Twitter proponendo un pezzo di Billy Joel:

 

 

Ma evidentemente non è bastato:

 

(Foto di copertina: Mario Cartelli / LaPresse)

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