Rio 2016, Nuoto: Bruni d’argento nella 10 km. Tra un tentativo di affogamento e una dedica speciale

15/08/2016 di Boris Sollazzo

RACHELE BRUNI, ARGENTO NELLA 10 KM –

Da un paio d’anni, salvo qualche momento sfortunato, è la migliore. Ha vinto l’ultima coppa del mondo, è in testa all’attuale stagione, ha vinto la metà delle gare in cui ha partecipato nel 2016. E nelle altre si è piazzata tra le prime.

In questa Olimpiade aveva l’onere di essere tra le favorite, ma anche mille insidie: le brasiliane agguerritissime, il tracciato di gara complesso e tortuoso, la fatica di un allenamento e di più competizioni sulle spalle.

SPECIALE OLIMPIADI

Certo, però, che tutto poteva immaginare fuorché di doversi guardare dal più banale dei dispetti. Quello che per gioco fai a chi fa il bagno con te al mare. L’affondamento. Se fa ridere in vacanza, però, è un bel problema se a farlo è la campionessa del mondo uscente, la francese Muller, che comunque sicura del bronzo si è lanciata sulla piastra per conquistare l’argento. E ci è riuscita, sul momento, salvo poi scoprire, i giudici, che la transalpina si era erta sulla nostra Rachele Bruni, l’aveva affondata e così anticipata di pochi centesimi sul traguardo. E grazie a questa squalifica Rachele ha migliorato il risultato di Martina Grimaldi, bronzo a Londra e qui non qualificata, che si è subito complimentata su twitter.

Un black out mentale e morale dopo due ore di gara serrata e faticosa. Una macchia su una grande carriera. E così la nostra Bruni ha portato a casa l’argento, la 22ima medaglia di questa spedizione carioca della nazionale italiana. Nonostante il tentativo di annegamento della rivale.

Quello che però ci piace portare con noi dell’impresa di Rachele non è questo momento di assurda antisportività.
E’ il sorriso della Bruni che ammette “di non essere facile da gestire”, che avrebbe voluto qui tutta la famiglia “anche la nonna di 83 anni” e che si scioglie quando parla della sua Diletta. Della sua compagna di vita che l’ha sopportata e l’ha supportata in questi anni. Che lei ama, ricambiata. E che poco prima della partenza della gara le ha dedicato parole meravigliose.

Eccoci qua.. pronti partenza e via… In due ore di gara i sogni e le fatiche di una vita… In questi due anni e mezzo sei rinata o forse davvero nata come atleta…ti ho sentito piagnere, urlare, incazzarti ma ogni volta stamparti in faccia quel cazzo di sorriso che hai solo tu… Vada come vada, hai reso orgogliosi di te tutte le persone che ti circondano, sei un esempio per tutti noi per grinta e determinazione….Hai sempre sognato le olimpiadi, ora ci sei, ora vivitele perché due anni fa eri per tutti finita ed oggi ti giochi il sogno che ogni atleta sogna di vivere… Vada come vada hai già vinto tu??????

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