Un rifugiato eritreo del centro di accoglienza contestato da CasaPound insultato come «Negro» e poi picchiato

22/09/2017 di Redazione

Un rifugiato eritreo ospitato nel centro di accoglienza di via del Frantoio nel quartiere Tiburtino III di Roma è stato insultato razzialmente, con l’epiteto di «Negro, e poi picchiato da quattro persone che lo avevano seguito con la loro macchina.

IL RIFUGIATO ERITREO DEL CENTRO DI VIA DEL FRANTOIO NEL TIBURTINO III INSULTATO E PICCHIATO

Lo rivela un esposto della Croce rossa italiana, che gestisce il centro di accoglienza da tempo al centro di molte polemiche politiche. Secondo l’esposto della Cri il rifugiato eritreo, un trentenne, stava rincasando nel centro di accoglienza quando una automobile si è fermata in modo brusco e l’ha affiancato. Dalla vettura sono scese quattro persone, che l’hanno prima insultato, e poi aggredito. La violenza fisica ha procurato una frattura allo zigomo al rifugiato eritreo, che è stato ricoverato in ospedale a scopo precauzionale, come riporta il Messaggero. Le forze dell’ordine hanno aperto un’indagine dopo l’esposto della Croce rossa. Secondo le prime ricostruzioni il rifugiato picchiato è una persona tranquilla che non ha mai avuto problemi con residenti nel quartiere del Tiburtino III. Le telecamere di videosorveglianza potrebbero aver ripreso la macchina bianca su cui viaggiavano i quattro aggressori, così da facilitare la loro individuazione.

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LA LOTTA DI CASAPOUND AL CENTRO DI VIA DEL FRANTOIO DOVE RISIEDEVA IL RIFUGIATO ERITREO AGGREDITO RAZZIALMENTE

Il centro di accoglianza di via del Frantoio gestito dalla Cri è da tempo al centro di forti polemiche. Ci sono stati scontri tra gli abitanti del quartiere Tiburtino III e richiedenti asilo, e nelle ultime settimane è stata particolarmente forte la polemica di CasaPound contro questa struttura. Il movimento di estrema destra, che ha il suo cuore operativo a Roma, ha organizzato diverse manifestazioni per chiederne la chiusura, organizzate insieme ai residenti del quartiere Tiburtino III. Un consiglio municipale straordinario sul centro di via del Frantoio è stato convocato proprio su pressione di CasaPound, e in quell’occasione si sono verificate forti tensioni con i centri sociali che avevano organizzato una manifestazione di protesta. L’episodio di violenza avvenuto mercoledì scorso appare collegato al clima di tensione razziale favorito dall’attività di CasaPound.

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