Ricciardi commendatore della Repubblica, ma il Codacons ricorre al Tar

19/07/2017 di Redazione

Walter Ricciardi ha avuto meno di due giorni per festeggiare in santa pace la nomina a commendatore della Repubblica ricevuta da Mattarella: il Codacons ha già annunciato il ricorso al Tar contro l’atto del Quirinale.L’onoreficienza – la terza nell’ordine al merito della Repubblica italiana – è stata annunciata in un tweet da Ricciardi il 17 luglio: «Ho appena appreso che il Presidente Mattarella mi ha nominato Commendatore della Repubblica italiana, è un grande e inatteso onore, grazie!».
Ricciardi
Tutto confermato anche dal sito del Quirinale, dove Ricciardi figura già tra i decorati.«Una decisione che, se confermata, vede la netta contrarietà del Codacons, che ricorrerà in tribunale contro il provvedimento del Capo dello Stato al fine di ottenerne l’annullamento», scrive l’associazione in un comunicato in cui motiva il ricorso annunciato contro la nomina a commendatore di Walter Ricciardi:

Si tratta di una decisione del tutto incomprensibile. Ci chiediamo quali siano i meriti verso la nazione attribuiti a Ricciardi e tali da portare ad una così alta onorificenza, finora riservata a soggetti che si sono distinti per l’impegno universalmente riconosciuto in campo sociale, filantropico o umanitario. Al contrario il presidente dell’Iss Ricciardi è da tempo al centro non solo di contestazioni avanzate da più parti e da numerosi soggetti, ma anche di sospetti in merito a presunti conflitti di interesse con le case farmaceutiche – si parla di finanziamenti incondizionati ricevuti da aziende dei farmaci mentre era a capo dell’Iss come commissario straordinario – sospetti e ambiguità che in nessun caso rendono possibile la nomina a Commendatore della Repubblica. Per tale motivo il Codacons impugnerà al Tar del Lazio l’onorificenza riconosciuta dal presidente Mattarella a Ricciardi e ne chiederà l’annullamento per mancanza dei requisiti necessari.

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Walter Ricciardi è da tempo bersaglio delle critiche del Codacons e del suo storico leader Carlo Rienzi, che pochi giorni fa è stato rinviato a giudizio per diffamazione in concorso per aver distribuito nei pressi del Ministero della Salute volantini che offendevano l’onore e la reputazione del presidente dell’Istituto Superiore di Sanità.

Foto copertina: ANSA/ FABIO CAMPANA

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