Il nuovo regolamento M5S confezionato per Pizzarotti. Grillo sempre più capo politico

Un rinvio al regolamento sul sito di Beppe Grillo. L’ottavo articolo sancisce la nascita del nuovo non statuto, un non statuto che ribadisce un nuovo Regolamento Movimento 5 stelle su cui gli iscritti al portale sono chiamati a votare il 27 settembre 2016. Nelle nuove regole si parla anche di regolamentazione delle espulsioni. Spiegano sul blog di Grillo:

I quesiti della votazione sono tre. Ogni iscritto è chiamato a decidere se
– vuole modificare il Non Statuto con il nuovo testo aggiornato
– vuole modificare il Regolamento del MoVimento 5 Stelle con uno dei due testi proposti
– nel caso si modifichi il Regolamento, quale dei due testi proposti preferisce utilizzare

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ESPULSIONI. COME CAMBIA IL REGOLAMENTO M5S E NON STATUTO

E come cambiare il regolamento? Nella prima proposta di modifica viene mantenuta la possibilità di disporre le espulsioni, ma si può applicare, in casi meno gravi, altre sanzioni (richiamo e sospensione sino a dodici mesi). Nella seconda non è possibile cacciare gli iscritti ma ci sono sanzioni disciplinari come il richiamo, la sospensione sino a 24 mesi e, nei casi di perdita dei requisiti di iscrizione, la sospensione a tempo indeterminato (in pratica un limbo che equivale alla espulsione, per farla breve un po’ la situazione del sindaco di Parma Pizzarotti).

Perché si propone la modifica del Regolamento? Sul blog si spiega:

Si propone la modifica del Regolamento per:
– consentire a tutti gli iscritti del MoVimento 5 Stelle di proporre in futuro modifiche al testo del Regolamento (secondo la procedura oggi prevista al link per formulare proposte di votazione su singoli punti programmatici del MoVimento)
– modificare le procedure delle espulsioni (indicando in modo più dettagliato i comportamenti sanzionabili; prevedendo sanzioni differenziate; attribuendo la decisione ad un organo terzo composto da portavoce; lasciando a Beppe Grillo, in qualità di garante del M5S, le sole facoltà di annullare le sanzioni e di sottoporre la decisione ad una votazione on line degli iscritti)

Si voterà a partire da 24 ore dalla pubblicazione del post sul blog e fino al 26 ottobre, dalle 10 alle 21. Possono votare tutti gli iscritti entro il 1 gennaio 2016 abilitati al voto con documento certificato.

NUOVO REGOLAMENTO M5S: GRILLO SEMPRE PIU’ CAPO POLITICO

Nel regolamento (e in entrambe le versioni modificate) sono stati aggiunti alcuni commi sui comportamenti a rischio che possono “pregiudicare l’immagine o l’azione politica” o “avvantaggiare altri partiti”. Non solo: l’iscritto deve attenersi a lealtà e correttezza nei confronti degli altri iscritti e portavoce.
Ma è la linea di potere a cambiare. Oltre all’assemblea degli iscritti e il capo politico, sono organi del Movimento 5 stelle, senza alcuna però funzione direttiva o rappresentativa, il collegio dei probiviri e il comitato di appello.
Non solo: sarà il capo del Movimento Grillo a proporre modifiche al regolamento. Al posto suo possono chiedere modifiche un quinto degli iscritti. peccato però che quest’ultima procedura sia possibile solo entro il 30 novembre 2016. E sulle candidature?

Le regole relative al procedimento di candidatura e designazione a consultazioni elettorali nazionali o locali potranno essere meglio determinate dal capo politico del MoVimento 5 Stelle, d’intesa con il comitato d’appello, in funzione della tipologia di consultazione ed in ragione dell’esperienza che verrà maturata nel tempo. Laddove il comitato d’appello non abbia espresso parere favorevole, le regole dovranno essere approvate dall’assemblea degli iscritti con votazione in rete.

E ancora…

Per le votazioni su modifiche al non statuto od al testo del presente regolamento, laddove non abbia partecipato al voto almeno un terzo degli iscritti, la votazione può essere ripetuta, a richiesta del capo politico del MoVimento 5 Stelle o di almeno il 20% degli iscritti, mediante la procedura prevista nel link www.movimento5stelle.it/regolamento/8.html. In quest’ultimo caso la votazione è valida indipendentemente dal numero dei votanti.

Se Grillo è in disaccordo con una sanzione irrogata dal collegio dei probiviri o dal comitato d’appello, può annullarla e prevederne una più lieve. Non solo, se l’ex comico è in disaccordo con una decisione del collegio dei probiviri o del comitato d’appello può rimettere la decisione ad una votazione in rete. La rete in questo caso ha l’ultima parola.

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NUOVO REGOLAMENTO M5S: UNA SERIE DI REGOLE CHE VALGONO SOPRATUTTO PER PIZZAROTTI

Tra i nuovi motivi di sanzione/espulsione c’è sui nuovi regolamenti la promozione di gruppi o cordate riservate, la mancata coperazione e anche le dichiarazioni pubbliche sul procedimento sanzionatorio stesso. Della serie è vietato commentare le regolette o la maretta tra l’iscritto e i vertici. Aspetto curioso: questa tipologia di regole vale anche per i procedimenti già in corso. Domani Federico Pizzarotti, sindaco di Parma, esce con un suo libro (pubblicato per Mondadori) intitolato “Una rivoluzione normale”. All’interno parla del suo rapporto con il Capo del Movimento, sospensione inclusa. Staremo quindi a vedere che fine farà Pizzarotti da novembre in poi.

ULTIMO ASPETTO: BEPPE GRILLO DECIDE SUI PROBIVIRI

Chi può essere probiviro? Il collegio dei probiviri ha una sorta di potere sulle sospensioni/espulsioni. Si tratta comunque di una azione limita. Il collegio dura in carica tre anni. L’incarico è incompatibile con incarichi governativi e non è rinnovabile. Saranno tre membri, votati dalla rete,  sotto indicazione del capo politico del MoVimento 5 Stelle. Addio a possibilità di assemblea fisica degli iscritti. Si vota tutto in rete e sulla nuova realtà che decide sulla sorte dei grillini in caso di disaccordo ci pensa Lui. Basta scorrere i commi di entrambi i regolamenti.

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