L’UE multa Real Madrid e Barcellona per gli aiuti economici della Spagna

La Commissione UE ha obbligato la Spagna a recuperare gli aiuti di Stato indebitamente concessi a 7 club di calcio, tra cui due delle squadre più forti al mondo, Real Madrid e Barcellona. L’organismo di governo dell’Unione europea ha ravvisato una infrazione del diritto comunitario che vieta indebiti sussidi pubblici che alterano la concorrenza e il normale funzionamento del mercato.

LA COMMISSIONE UE CONTRO REAL MADRID E BARCELLONA

La DG Antitrust dell’UE ha sanzionato la Spagna per aiuti di Stato indebiti, generalmente incompatibili con il mercato unico europeo tranne (diverse) eccezioni, erogati a Real Madrid, Barcellona, Valencia, Athletic Bilbao, Atlético Osasuna, Elche and Hercules. La società più colpita è stata il Real Madrid. Il club campione d’Europa deve infatti restituire 18 milioni di euro ricevuti per una accordo su una mancata transazione mobiliare effettuata con il comune di Madrid nel 2011, che l’amministrazione cittadina aveva sopravvalutato. Oltre a questo, il Real Madrid dovrà rimborsare alla Spagna le tasse non pagate grazie all’aliquota fiscale di favore garantita dal governo alle Merengues come ad altre tre  società calcistiche, il Barcellona, l’Atletico Bilbao e l’Atletico Osasuna. Questi quattro club hanno versato al fisco spagnolo un’aliquota del 25%, invece che il 30% pagato dagli altri club iberici.

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COSA SUCCEDE ORA A REAL MADRID E BARCELLONA

L’Antitrust UE ha poi definito indebiti aiuti di Stato altre operazioni che hanno beneficiato il Valencia, l’Hercules di Alicante e l’Elche. La Spagna è stato obbligata dalla Commissione a recuperare le somme di denaro godute in modo illegittimo. La sanzione più pesante sarà pagata dal Real Madrid. 18 milioni per l’accordo garantito dall’amministrazione della capitale iberica, e altri 5 milioni di euro per la tassazione di favore applicata in modo indebito negli ultimi 20 anni. La Spagna aveva tollerato che  il Madrid come il Barça pagassero il 25% di imposta societaria, l’aliquota prevista per le società senza scopi di lucro, invece che il 30% applicato alle società sportive. La decisione dell’Antitrust UE si applica immediatamente, anche se ovviamente la Spagna così come le società sanzionate possono ricorrere alla Corte di Giustizia dell’UE per contestare il provvedimento. Possibile anche un accordo stragiudiziale tra l’organismo comunitario e il governo di Madrid.

Photo credit: Gonzalo Arroyo Moreno/Getty Images

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