Randi Ingerman racconta i suo dolori familiari e la lotta contro l’epilessia

10/11/2017 di Redazione

Randi Ingerman ha conosciuto un periodo di grande popolarità tra la fine degli anni novanta e la prima metà del 2000. La modella e attrice americana è diventata famosa grazie a una sensuale pubblicità, e per molti anni è stata protagonista sul grande e piccolo schermo nel nostro Paese. Molto bella e affascinante, Randi Ingerman è però scivolata lentamente nell’oblio a causa di gravi problemi personali, che l’hanno costretta a interompere le sue attività per curarsi.

RANDI INGERMAN RACCONTA I SUOI DRAMMI PERSONALI

Da più di 10 anni combatte contro una grave forma di epilessia, arrivata per la prima volta nel 2006 subito dopo la sua partecipazione a un reality-show, La Fattoria, di Italia Uno. Randi Ingerman ha avuto più di 140 crisi epilettiche, circa una al mese, anche se da alcuni mesi, come spiega a Vanity Fair, è riuscita a trovare una cura per lenire questa malattia. «Dopo otto anni di ricerche vane, una dottoressa ha trovato la diagnosi: epilessia causata da malformazione del lobo temporale sinistro. “Dobbiamo operarti”, mi ha detto, “e toglierti un pezzo di cervello”. Per ora, visti i rischi ed effetti collaterali dell’operazione, ho detto di no. Da due mesi prendo olio di canapa prodotto in America perfettamente legale, contenente Cbd, tre volte al giorno. Da quando lo prendo, non ho avuto crisi. Speriamo continui così». A Vanity Fair Randi Ingerman racconta i molti dolori familiari capitati negli ultimi anni in cui la visibilità mediatica si è significativamente ridotta.

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La morte del padre, di suo fratello per overdose di antidepressivi e della sua nipotina, allattata da una madre tossicodipendente, hanno aggravato la già fragile situazione di salute della attrice american, che ha subito anche tre aborti spontanei. Le sue giornate trascorrono in tranquillità, senza sforzi eccessivi che possano minare la sua salute. «Adesso lavoro tanto. Ho una linea di cosmetici e una di accessori per la cucina. Scrivo, suono il flauto, cucino. Sto ricominciando a uscire di più e sono tornata in palestra, dove ho ritrovato vecchi amici. A volte prendo il taxi o la metro, ma mai da sola». Randi Ingerman rimara a Vanity Fair di voler evitare una caduta nella depressione, visto che già ha visto i danni che provoca dai suoi familiari. «Mi alzo e cerco una piccola gioia. Anche per un tramonto, ne vale la pena».

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