Raggi e il parcheggio del Comune da 30 mila euro nel terreno degli attori anziani e indigenti | VIDEO

C’è uno spazio a Roma, che si chiama Largo Micara, dove il Campidoglio e la Fondazione Nicolò Piccolomini (che si occupa di tutelare attori anziani e in difficoltà economiche) litigano da anni. Quel parcheggio per bus e auto, a due passi dal Vaticano, trent’anni fa fu affittato al Comune di Roma. Da quei posteggi il Campidoglio ottiene un incasso giornaliero di almeno 30 mila euro. Si tratta di circa 94 posti auto e 52 parcheggi per pullman turistici da circa 150 euro l’ora. Ma quanto paga il Comune alla Fondazione? Nel 1983 fu stabilito un affitto corrispondente a 2.500 euro l’anno. Ma si trattava di una soluzione ponte in vista di un esproprio, esproprio che però non c’è mai stato.

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FONDAZIONE PICCOLOMINI E IL PARCHEGGIO SU UN CONTRATTO “NULLO”

Già, in quel parcheggio il Campidoglio figurerebbe come un abusivo. A stabilirlo è una sentenza del 2015 del Tribunale Civile di Roma. Si arrivò in aula perché appunto la Fondazione chiese lo sfratto. E in sede di discussione emerse come il contratto fosse nullo. Nullo perché il difensore di Roma Capitale osservò che l’«atto d’obbligo» e il successivo «atto aggiuntivo» erano stati sottoscritti soltanto dal rappresentante della Fondazione. In pratica c’è un contratto di locazione senza la firma di un esponente dell’Amministrazione capitolina che va avanti da anni in un terreno che non è del comune di Roma ma di una fondazione. Dentro c’è un parcheggio che frutta 30 mila euro al giorno mentre l’ente che si occupa di attori indigenti avrebbe bisogno di quei soldi.

Così gli attori romani sono in rivolta. Sia i membri della Piccolomini che colleghi più giovani hanno dato il via alla campagna #GIUDALPALCO con l’obiettivo di informare l’opinione pubblica e di raccogliere sostegno attorno a questa battaglia. «#GIUDALPALCO – spiega l’attore Antonello Fassari -, perché vogliamo denunciare un’ingiustizia. Contrariamente a quello che si pensa, la vita dell’attore è difficilissima. E se potessimo essere noi a gestire il parcheggio, la situazione finanziaria della Fondazione Piccolomini sarebbe sicuramente migliore».

RAGGI E LA PETIZIONE A CUI NON HA MAI RISPOSTO

E ora? C’è un rimpallo tra il Dipartimento Mobilità e il Dipartimento Patrimonio. «La sindaca Raggi – spiega Benedetta Buccellato, presidente della Fondazione Nicolò Piccolomini –  cui è stata mandata una petizione con mille firme, non ha risposto. Così come non lo ha fatto precedentemente il commissario Tronca. Quindi non è una questione di colore politico. È che il Comune di Roma è restio a tirar fuori soldi». Solo con una battaglia legale si arriverà alla fine di questa storia ma nel mentre la Fondazione non riesce ad aiutare gli attori venendo così meno al suo scopo statutario. La Fondazione chiede che si arrivi a un tavolo di trattativa per un nuovo contratto di affitto oppure che il Comune lasci l’area in modo che si possa fare un bando pubblico per affittare al miglior offerente quell’area.

(in copertina foto ANSA/ANGELO CARCONI)

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