Virginia Raggi: «De Dominicis non può fare l’assessore». Risulta indagato per abuso d’ufficio

«In queste ore ho appreso che l’ex magistrato e già procuratore generale della Corte dei Conti del Lazio (Raffaele De Dominicis) in base ai requisiti previsti dal M5S non può più assumere l’incarico di assessore al Bilancio della giunta capitolina, pertanto di comune accordo abbiamo deciso di non proseguire con l’assegnazione dell’incarico. Siamo già al lavoro per individuare una nuova figura che possa dare un contributo al programma della giunta su Roma». Lo si legge sull’account Facebook la sindaca Virginia Raggi. Quali regole del Movimento De Dominics avrebbe infranto o le cause della sua non idoneità all’incarico? L’ex magistrato risulta indagato dalla procura di Roma per il reato di abuso d’ufficio. Del procedimento si occupano i magistrati che seguono i reati compiuti ai danni della Pubblica amministrazione.

«Sono amareggiato – ha spiegato De Dominicis all’Agi –  Mi considero vittima di un complotto e di una ingiustizia gravissima e senza precedenti. Sono i codici della Repubblica che devono prevalere, il buon diritto ed i provvedimenti motivati e non i codici etici spesso frutto di improvvisazione e di opportunismo».  Sarebbe stato lo stesso Beppe Grillo, secondo quanto si apprende da fonti vicine al Movimento, ad allertare in qualche modo la sindaca.

LE INDAGINI SU DE DOMINICIS

La Procura di Roma aveva sollecitato l’archiviazione del procedimento che chiama in causa l’ex procuratore regionale della Corte dei Conti del Lazio. Il giudice dell’udienza preliminare, ascoltate le dichiarazioni delle parti, ha disposto ulteriori accertamenti e l’iscrizione, per atto dovuto, sul registro degli indagati dell’ex pg contabile per abuso d’ufficio. La decisione del gup risale a prima dell’estate, secondo quanto si è appreso a piazzale Clodio. De Dominicis sapeva quindi di tutte le procedure?

RAGGI E L’ULTIMA DIFESA SULL’ASSESSORE

La sindaca ha difeso fino all’ultimo l’assessore fino a oggi. In questo video Raggi parla di lui come di un eroe:

Quali sono i requisiti per un assessore 5 stelle? Ecco qui il codice di comportamento dei 5 stelle per queste ultime amministrative. In fondo ci sono i requisiti di impegno validi anche per chi lavorerà nella giunta 5 stelle. Eppure, è bene ricordarlo, De Dominicis non è un pentastellato e non è stato eletto in Campidoglio: è stato scelto dalla Raggi.

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COME FU SCELTO RAFFAELE DE DOMINICIS

La scelta dell’assessore al Bilancio creò non pochi rumors e malumori dentro il Movimento. De Dominicis in una intervista ammise di avere accettato l’incarico in Campidoglio “perché un amico, l’avvocato Sammarco, mi ha chiesto la disponibilità e io ho deciso di mettermi a disposizione“. Pieremilio Sammarco, amministrativista e titolare di un noto studio a Roma, è il fratello di Alessandro, avvocato penalista con un passato presso lo studio di Cesare Previti, studio dove la Raggi svolse parte del praticantato. Quando partirono le polemiche Raggi difese De Dominicis parlando di  “un magistrato che ha sempre lottato per la legalità e la trasparenza“. Perfino Alessandro Sammarco intervenì sulla vicenda definendo fango le influenze dello studio legale sulla giunta capitolina.

RAFFAELE DE DOMINICIS E L’INDAGINE SU MARRA

Raffaele De Dominicis non è sconosciuto in Campidoglio. Il procuratore indagò sull’ora silurato Raffaele Marra (passato dal Gabinetto del sindaco alla dirigenza del Commerciale in Campidoglio), o meglio sul suo incarico ricoperto alla Regione Lazio. De Dominicis calcolò un danno erariale da 324 mila euro quando era a capo della Procura regionale della Corte dei conti del Lazio. Del caso ne parlò Il Tempo:

Con deliberazione del 24 giugno 2011 la Giunta regionale del Lazio, guidata da Renata Polverini, conferisce l’incarico di direttore del Personale a Marra, soggetto esterno all’amministrazione. Per tutta la durata del rapporto di lavoro (da luglio 2011 ad aprile 2013) la sua retribuzione è stata di 307.510 euro. Il sindacato Direr-Dirl (l’Associazione dirigenti e quadri direttivi della Regione Lazio) impugna davanti al Tar del Lazio la delibera con la quale era stato nominato Marra. Il 6 maggio 2011 i giudici della Sezione Prima Ter hanno annullato la deliberazione e l’allegato avviso di selezione. Il 26 settembre 2011 la Giunta regionale, ritenendo non annullata tale delibera, rinnova l’incarico a Marra. Ne segue un nuovo ricorso davanti al Tar, che si conclude con la sentenza del 25 giugno 2012 con cui il Tribunale amministrativo annulla anche quella seconda delibera. Il contezioso va avanti, tra ricorsi e contro ricorsi, anche davanti ai giudici di secondo grado del Consiglio di Stato. (…) La Procura contabile, che a marzo scorso era guidata dall’attuale assessore al Bilancio, ha calcolato un danno erariale pari a 324.097 euro, per il quale ha chiamato la Polverini e gli altri 11 politici a fornire spiegazioni in merito.

RENZI «DISPIACIUTO PER ROMA»

«Io sono sinceramente dispiaciuto per ciò che avviene a Roma, ma se la loro reazione contro di noi è stata superficiale, con un attacco talvolta vile, con l’insulto, la polemica demagogica, il messaggio ‘sono tutti uguali’, noi non dobbiamo scendere al loro livello. Noi non godiamo di disgrazie altrui: ci colpisce la doppia morale, ma dobbiamo andare nel merito». Lo ha detto, alla festa dell’Unità di Reggio Emilia, il premier Matteo Renzi, parlando delle vicende del Comune di Roma e del M5s.

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