Un’arma (di precisione) contro il cancro

20/10/2017 di Redazione

Esiste un’arma di precisione contro il cancro. È la radioterapia stereotassica, tecnologia nell’ambito della terapia oncologica che permette di effettuare un trattamento radioterapico in tempi brevi (da una a 5 sedute) con uno scarso impatto sulla qualità della vita del paziente, una bassissima tossicità e un’importante efficacia.

RADIOTERAPIA STEREOTASSICA: RADIAZIONI INDIRIZZATE SUL VOLUME TEMPORALE

Con la radioterapia stereotassica alte dosi di radiazioni vengono indirizzate sul volume temporale con precisione millimetrica, risparmiando organi sani circostanti e riducendo al minimo gli effetti collaterali e la durate del trattamento. Ne ha parlato all’Adnkronos Salute Piercarlo Gentile (direttore medico del centro di radioterapia ad alta specializzazione Upmc San Pietro Fbf e responsabile della Radioterapia dell’Ospedale San Pietro Fatebenefratelli di Roma) in occasione del V Simposio annuale Upmc ‘Radioterapia Stereotassica’ che è tenuto la scorsa settimana a Roma (patrocinato da Estro, la Società europea di radioterapia e oncologia, e da Airo, Associazione italiana radioterapia oncologica). Nella due giorni si è discusso di tecniche di radiochirurgia intracranica e radioterapia stereotassica corporea nel trattamento di cinque diverse patologie. Sono stati esaminati casi di meningioma, recidiva del testa-collo, recidive macroscopiche post-chirurgiche della prostata, tumori della prostata, tumore localmente avanzato del pancreas, e palliazioni di tumori metastatici. Medici e fisici si sono confrontati sul ricorso o meno alla radiochirurgia e sull’eventuale convergenza nelle dosi e frazionamenti utilizzati.

 

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RADIOTERAPIA STEREOTASSICA: ARMA PER LESIONI PICCOLE IN AREE ARISCHIO

«La radioterapia stereotassica non può essere impiegata per tutti – ha detto Gentile – viene indicata prettamente per lesioni piccole in aree particolarmente a rischio. Ma oggi è sempre di più una tecnologia che viene utilizzata grazie all’aumento e alla distribuzione dei centri di alta tecnologia in Italia». «Oggi – ha proseguito l’esperto – il 50% dei pazienti che hanno una diagnosi di tumore probabilmente effettuerà un trattamento di radioterapia oncologia. Nel 2030 si stima che saranno 25 milioni i nuovi casi all’anno nel mondo, quindi sicuramente avremo un richiesta sempre maggiore». Fortunatamente «recenti studi hanno evidenziato che la radioterapia non solo è efficace, ma è anche sostenibile dal punto di vista economico, cioè ha un buon rapporto costo-beneficio. Quindi è stata ipotizzata una maggiore diffusione di questo tipo di terapia nel mondo».

(Foto di una radioterapia da archivio Ansa. Credit: Adolphe Pierre-Louis / Albuquerque Journal / ZUMAPRESS.com)

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