Quarto, nel M5S dell’abuso della Capuozzo si parlava già ad ottobre

15/01/2016 di Redazione

I retroscena sul presunto ricatto subito e non denunciato dal sindaco di Quarto Rosa Capuozzo (e dell’abuso edilizio compiuto da suo marito) non finiscono mai. L’ultimo particolare che arricchisce la vicenda riguarda le conversazioni tra consiglieri del Movimento 5 Stelle.

 

Quarto, indagato il marito del sindaco Capuozzo. Fico: «Lì non esiste più il M5S»

 

QUARTO, LE CONVERSAZIONI IN CHAT

In una chat interna del cerchio magico campano ad ottobre si parlava dei lavori-pirata presso l’abitazione del primo cittadino. Lo racconta oggi Il Mattino in un articolo a firma Claudio Marincola:

Che il marito del sindaco Rosa Capuozzo, da ieri iscritto sul registro degli indagati, stesse cercando in tutti i modi di sanare quell’abuso edilizio lo sapevano tutti. Un sottotetto termico che aveva trasformato una terrazza bruciata dal sole in un magnifico attico di 100 metri quadrati. Casa più lo studio di Rosa annesso. Il sogno di qualunque avvocato. Ne parlava Quarto, ne parlavano i consiglieri comunali, ma soprattutto la voce era girata sulla chat utilizzata del cerchio magico campano per scambiarsi le informazioni. «Ma come? Dopo una campagna elettorale tutta mirata contro l’abusivismo, che da noi raggiunge punte del 70% facciamo questo?», era il tenore delle conversazioni. Era ottobre e a Quarto e certamente anche tra i dirigenti a Roma, molti non potevano non sapere. Ed è questo che inchioda vertici e quadri locali del M5S campano. Sapevano che la Capuozzo aveva deciso di lanciare in pieno agosto un bando per trovare il nuovo dirigente all’Ufficio tecnico Ambiente. Che il bando era stato vinto dall’ingegner Vincenzo Ambrosino, l’organo monocratico che poi avrebbe deciso sulla domanda di condono presentata dal marito del sindaco nel 2004. Domanda registrata con tre protocolli diversi e rimasta per oltre dieci anni nei cassetti ad impolverarsi. Una domanda per sanare la copertura, un’altra per cambiarne la destinazione d’uso.

QUARTO, GLI INCONTRI RISERVATI DEL SINDACO

Intanto l’ex capogruppo del Movimento 5 Stelle in consiglio comunale a Quarto, Alessandro Nicolais, parla di un incontro tra il sindaco Capuozzo e i vertici del Movimento ben prima dello scoppio del caso, e si dice sorpreso della sostituzione del caposettore dell’ufficio tecnico comunale in pieno agosto. A riportare le sue dichiarazioni è oggi Alessandro Napolitano, ancora sul Mattino:

«La sostituzione del caposettore dell’ufficio tecnico comunale in pieno agosto mi fece arrabbiare. Io stavo al mare, ma ritenni che la scelta compiuta in solitario dal sindaco Rosa Capuozzo disattendesse i principi di condivisione che ci eravano», dice Alessandro Nicolais, consigliere capogruppo di M5s fino a ieri mattina, quando ha presentato le dimissioni. Non si insospettì di quella scelta? «Il sindaco spiegò che la responsabilità di questo tipo di decione non poteva che essere una sua prerogativa. Il sospetto? E che senso ha? Non è una prova. Si può parlare al massimo di una coincidenza, via»

E ancora:

Sul puntochiave dell’interavicendaQuarto, l’ex capogruppo Nicolais dà anche qualche dettaglio in più quando gli si chiede se i vertici nazionali del M5s sapevano quel che stava succedendo a partire da ottobre. «Non lo posso dire con certezza. A me hanno riferito Rosa e il vicesindaco di un incontro. Ho sentito di incontri a casa di Roberto Fico a Posillipo e in una circostanza ci sarebbe stato anche il vicepresidente Luigi Di Maio, ma io non so precisamente di che cosa hanno parlato in quelle occasioni. Detto questo aggiungo che i vertici nazionali, passati i giorn idella vittoria e della festa non si sono più visti a Quarto. Al massimo saranno tornati una volta, forse Fico».

(Foto di copertina da archivio Ansa)

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