Quando è morto Enrico Berlinguer

L’11 giugno del 1984 moriva per le conseguenze di un’emorragia cerebrale manifestatasi 4 giorni prima, quando il leader del PCI accusò un malore mentre era impegnato in un comizio su un palco ììdi Padova. Segretario generale del Partito Comunista Italiano dal 1972 fino alla morte e principale esponente dell’Eurocomunismo, Berlinguer proveniva dall’élite sarda. Fu lo stesso padre, un ex parlamentare socialista,  a presentarlo nel 1944 a Togliatti, che era stato suo compagno di scuola a Sassari e che lo introdurrà nel partito dalla porta principale. Berlinguer era parente di Francesco Cossiga (le rispettive madri erano cugine tra loro), che fu presidente della Repubblica, ed entrambi erano parenti di Antonio Segni, anch’egli diventato Capo di Stato. Fautore del compromesso storico con la DC negli anni ’70 e sostenitore della “linea della fermezza” contro il terrorismo, Berlinguer è ricordato come alfiere della “questione morale”, il tema abbracciato alla fine degli anni ’70 quando la spinta propulsiva del PCI andava spegnendosi per l’inconcludenza dei rapporti con la Democrazia Cristiana. Amatissimo dagli elettori del PCI e rispettato dagli avversari, il suo funerale è stato probabilmente il più partecipato tra quelli dei politici italiani.

Intervista a Enrico Berlinguer (1983) – Mixer

 

 

Quando Benigni prese in braccio Berlinguer

 

 

L’addio A Enrico Berlinguer 1984 – di Bernardo Bertolucci

 

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