Q-carbon: ecco il materiale più duro del diamante

Più duro e più brillante del diamante, è il Q-carbon, un nuovo stato del carbonio dopo la grafite e lo stesso diamante, creato dagli scienziati con l’impiego del laser.

Nanodiamanti al microscopio (Immagine AIP/ALP Materials)
Nanodiamanti al microscopio (Immagine AIP/ALP Materials)

Q-CARBON, UN NUOVO STATO DEL CARBONIO –

La ricerca apparsa sul Journal of Applied Physics, firmata da due scienziati della North Carolina State University, Jagdish Narayan e Anagh Bhaumik, racconta di come gli  siano riusciti a creare Q-carbon, un nuovo stato del carbonio che ci consegna una sostanza dalle proprietà molto interessanti.

Q-CARBON, COME HANNO FATTO –

La sostanza è stata ricavata cuocendo con il laser il carbonio steso su una superficie di supporto. Il flash del lase dura appena 2oo nanosecondi, che sono miliardesimi di secondo, tanto basta a riscaldare il carbonio fino a 3.500°, la metà circa della temperatura che è stata necessaria alla natura per formare il diamante secondo le teorie scientifiche, e a una pressione che è quella atmosferica. Il veloce raffreddamento della sostanza provoca la disposizione degli atomi di carbonio in una struttura cristallina nuova e speciale.

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Q-CARBON, UN DIAMANTE MOLTO PARTICOLARE –

La sostanza è infatti ferromagnetica, può cioè essere magnetizzata, è più dura del diamante e brilla anche se esposta a una luce molto debole. Jay Narayan, John C. C. Fan Distinguished Chair Professor of Materials Science and Engineering alla NC State, ha spiegato che potrà essere usata per costruire micro aghi, chiodi e film medicali, essendo del tutto atossica, senza considerare che le sue proprietà la rendono indicatissima per la costruzione di schermi e per altre applicazioni nel campo dell’elettronica. La struttura monocristallina del diamante la rende infatti più stabile delle strutture policristalline. Le applicazioni possono essere molteplici, ma per ora i ricercatori stanno ancora studiando come fabbricare e manipolare al meglio la sostanze, che già oggi può essere prodotta in maniera relativamente economica e precisamente molto più economica della produzione dei diamanti sintetici.

 

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