La pubblicità con modelle curvy censurata perché “indecente”

Pubblicità con modelle curvy, la società forse non è ancora pronta ad accettarla. Due network televisivi statunitensi, la Abc e la Nbc, hanno deciso di non trasmettere uno spot della “Lane Bryant”, azienda specializzata in abbigliamento per donne “curvy” in quanto hanno ritenuto che lo spot non rispettasse le linee guida relative all’indecenza negli spot.

PUBBLICITÀ CON MODELLE CURVY, LO SPOT INCRIMINATO

La pubblicità con modelle curvy che aveva per protagonista Ashley Graham, secondo quanto riportato da Jezebel, era stata creata per pubblicizzare la linea di intimo della Lane Bryant “This Body” e vedeva la partecipazione oltre che di Ashley Graham di altre quattro modelle “curvy”, una donna che nutre il figlio con l’allattamento al seno e un livello di nudità simile a quello che si vedrebbe in una pubblicità di detergenti intimi.

PUBBLICITÀ CON MODELLE CURVY, UN INNO ALLE DONNE

Dopo la bocciatura della pubblicità con modelle curvy la Lane Bryant ha diffuso un comunicato in cui spiega che lo scopo dello spot è quello di celebrare le varie tipologie di corpo. Un inno alle donne, sostanzialmente, un inno non compreso dai broadcast a cui era stato proposto: “volevamo farle sentire belle, volevamo incoraggiarle a mostrare il loro corpo, a non nascondere l’allattamento al seno, nel tentativo di abbattere le barriere e di mostrare empatia con coloro che vogliono solo essere sé stesse”.

PUBBLICITÀ CON MODELLE CURVY, IL PRECEDENTE DEL 2010

La pubblicità con modelle curvy non verrà alterata in alcun modo per venire incontro alle esigenze dei network: “riteniamo che non sia giusto farlo perché crediamo che lo spot rappresenti un’espressione appropriata del corpo femminile. Diffonderemo lo spot attraverso i nostri canali”. La Abc già nel 2010 respinse uno spot della Lane Bryant con protagonista Ashley Graham nonostante la modella lo abbia paragonato a una reclàme di Victoria’s Secrets.

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