Primarie Usa 2016, al dibattito in New Hampshire Hillary Clinton contro Bernie Sanders

05/02/2016 di Andrea Mollica

Primarie Usa 2016 dibattito New Hampshire

tra i Democratici il duello tra Hillary Clinton e Bernie Sanders si fa sempre più aspro alle primarie di Usa 2016. Nell’ultimo dibattito TV prima delle primarie in New Hampshire di martedì 9 novembre i due candidati alla nomination si sono scambiati diverse accuse, con l’ex segretario di Stato particolarmente aggressiva alla luce della sua prima probabile sconfitta di Usa 2016.

PRIMARIE NEW HAMPSHIRE

Hillary Clinton ha vinto il dibattito TV prima delle primarie del New Hampshire moderato dalla rete via cavo MSNBC secondo la maggior parte dei media americani, anche se è ormai ragionevole prevedere che subirà una sconfitta piuttosto netta nel voto dello Stato del New England. L’ex segretario di Stato è stata particolarmente aggressiva, attaccando il suo rivale Bernie Sanders come mai aveva fatto prima d’ora. Hillary Clinton ha sia attaccato la campagna del senatore del Vermont, accusata di infangarla per i suoi stretti legami con Wall Street e le grandi banche, sia le sue proposte di politica economica. La candidata democratica ha rimarcato come in punti principali della piattaforma presidenziale di Bernie Sanders non siano realizzabili, e anche dannosi per l’inasprimento fiscale sulla classe media ì necessario a finanziare i nuovi programmi di spesa. Hillary Clinton ha criticato in particolare l’introduzione di un’assicurazione pubblica universale, sul genere della Sanità pubblica europea, così come la gratuità dell’iscrizione alle università statali, due promesse chiave della campagna del senatore che si definisce socialdemocratico. L’ex segretario di Stato è stata meno diretta ma altrettanto critica nell’evidenziare i limiti di Bernie Sanders in politica estera, evidenziando in modo implicito come il senatore del Vermont non sia pronto ad affrontare crisi internazionali alla luce della sua scarsa esperienza.

BERNIE SANDERS

L’aggressività di Hillary Clinton, che si è autodefinita la vera candidata progressista, così come si è smarcata dalla sua etichetta di candidata dell’establishment visto che l’arrivo di una donna alla Casa Bianca sarebbe una grande novità, ha lasciato sulla difensiva Bernie Sanders. Il senatore del Vermont è stato come sempre molto efficace quando ha parlato dei suoi temi caratteristici, la lotta contro la disuguaglianza e la riforma del finanziamento della politica, ma è stato più incerto sulla politica estera, e non è riuscito a contrattaccare pienamente le frasi di Hillary Clinton rivolte contro di lui. Una prestazione che però difficilmente dovrebbe avere significative ripercussioni sulle primarie del New Hampshire. Bernie Sanders è il grande favorito per le prime primarie di Usa 2016, e dopo aver perso di pochissimo il testa a testa nei caucus dell’Iowa dovrebbe conseguire un successo oltremodo netto. Hillary Clinton dà per perso il New Hampshire, come si è notato dalla sua decisione di andare in Michigan a fare campagna elettorale. Lo Stato del New England è ricco di liberal e indipendenti, i segmenti demografici dove Sanders va meglio, insieme ai giovani. La prossimità del New Hampshire al Vermont è un altro fattore che gioca a favore dell’unico avversario della Clinton alle primarie democratiche. Bernie Sanders potrà così sfruttare il grande spin mediatico che seguirà al suo successo per cercare di farsi apprezzare dalle minoranze etniche, finora nettamente schierate in favore dell’ex segretario di Stato. Hilary Clinton ha però dimostrato di temere questa possibilità al dibattito TV in New Hampshire, e già questa rappresenta una vittoria per il senatore del Vermont.

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