Primarie Usa 2016, guida alle primarie di Pennsylvania, Maryland e Connecticut

26/04/2016 di Andrea Mollica

Primarie Pennsylvania Maryland Connecticut

le primarie di Usa 2016 stano arrivando ormai alla conclusione. Le primarie in Pennsylvania, Maryland, Connecticut, Delaware e Rhode Island rappresentano un «terzo » Super Tuesday, questa volta concentrato nel Nordest,  molto favorevole ai due candidati favoriti per la conquista della nomination. Hillary Clinton e Donald Trump potrebbero vincere le primarie in questi Stati settentrionali in modo così netto da rendere ormai certa la loro sfida per la Casa Bianca.

PRIMARIE PENNSYLVANIA MARYLAND CONNECTICUT PRIMARIE DECISIVE

Martedì 26 aprile si svolgono primarie presidenziali in cinque Stati del Nordest: Pennsylvania, il più popoloso, seguito in termini di popolazione da Maryland, Connecticut, Delaware e Rhode Island. Si tratta di una sorta di  «terzo » Super Tuesday, dopo il primo, concentrato al Sud, e il secondo invece particolarmente ricco di Stati molto grandi per abitanti. I primi due Super Tuesday sono stati vinti da Hillary Clinton e Donald Trump, e sembra che anche il terzo dovrebbe premiare i due candidati che hanno finora hanno raccolto il maggior numero di voti e delegati alle primarie di Usa 2016. Pennsylvania, Maryland, Connecticut, Delaware e Rhode Island hanno diversi punti in comune con il vicino Stato di New York, che settimana scorsa ha consolidato le chance di nomination di Clinton e Trump. 

 

PRIMARIE PENNSYLVANIA MARYLAND CONNECTICUT DELEGATI DEMOCRATICI

Le primarie democratiche in Pennsylvania, Maryland, Connecticut, Delaware e Rhode Island assegnano 384 delettivi, con quasi metà degli stessi distribuiti nel primo Stato. La Pennsylvania è uno Stato che sembra favorire Hillary Clinton, grazie alla forte presenza afro-americana, concentrata nella metropoli di Filadelfia, e al fatto che si svolgano primarie chiuse. La bassa partecipazione degli indipendenti ha finora sfavorito Bernie Sanders, che ottiene i suoi migliori risultati tra gli elettori non affiliati ai due grandi partiti americani.  Le primarie democratiche sono chiuse anche negli altri due Stati più popolosi del «terzo » Super Tuesday, Maryland e Connectictut.  Gli afro-americani sono assai numerosi in Maryland, ed è probabile che sarà in questo Stato che Hillary Clinton ottenga il miglior risultato della serata.

PRIMARIE PENNSYLVANIA MARYLAND CONNECTICUT PASSO DECISIVO PER CLINTON

Il  «terzo » Super Tuesday dovrebbe rappresentare un momento decisivo  per le primarie democratiche. Se Hillary Clinton ottenesse successi in linea con i valori rilevati dai sondaggi, il suo vantaggio nel conteggio dei delegati  supererebbe i 300 e diventerebbe pressochè incolmabile. Bernie Sanders ha promesso di voler proseguire la sua corsa fino alle primarie conclusive del 7 giugno, quando diversi Stati, tra cui il più popoloso di tutti, la California, svolgeranno le proprie elezione di selezione dei candidati presidenziali. Una debacle tra Pennsylvania, Maryland, Connecticut, Delaware e Rhode Island aumenterebbe però le pressioni per il ritiro del senatore del Vermont, vista l’impossibilità di recuperare il suo svantaggio. 

PRIMARIE PENNSYLVANIA MARYLAND CONNECTICUT TUTTI CONTRO DONALD TRUMP

Il sistema proporzionale rende ancora possibile, per quanto praticamente solo a livello teorico, la vittoria di Bernie Sanders alle primarie democratiche. Tra i Repubblicani, che distribuiscono i loro delegati con criterio misto, prevalentemente maggioritario, solo Donald Trump può arrivare a quota 1237, la maggioranza assoluta alla Convention di Cleveland. Nè Ted Cruz nè John Kasich possono più aspirare a vincere la nomination nel modo classico, ma rimangono in corsa per negare la candidatura presidenziale a Donald Trump. Anche per questo il senatore del Texas e il governatore dell’Ohio hanno siglato un accordo per cui uno dei due sospenderà la propria campagna nei prossimi Stati che vanno al voto, per non danneggiare l’altro.

PRIMARIE PENNSYLVANIA MARYLAND CONNECTICUT LA GRANDE OCCASIONE DI DONALD TRUMP

L’alleanza Kasich-Cruz appare un’idea quantomeno tardiva, sopratutto perchè Donald Trump ha già accumulato un grande numero di delegati, 844. Mancano meno di 400 alla quota decisiva per la nomination, e il  «terzo » Super Tuesday potrebbe offrirgli una grande chance per ottenere la maggioranza assoluta alla Convention. I cinque Stati al voto assegnano poco meno di 200 delegati, e solo in Rhode Island sono distribuiti in modo proporzionale. Secondo  i sondaggi Donald Trump dovrebbe stravincere in Pennsylvania come in Maryland, Connecticut e Delaware, spinto dall’elettorato settentrionale che finora l’ha sostenuto in modo compatto. Il vero problema per il miliardario sono le regole delle primarie repubblicane in Pennsylvania, che attribuiscono la maggioranza della delegazione alla Convention senza legame coi candidati. 

 

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