Primarie Napoli 2016, anche la Valente presenta un ricorso

11/03/2016 di Redazione

Elezioni 2016. Non è finita le telenovela del Pd dopo il video di Fanpage che ha mostrato uno scambio di denaro tra consiglieri ed elettori nei pressi dei seggi delle primarie di Napoli di domenica scorsa. Dopo Antonio Bassolino, anche la vincitrice Valeria Valente  ha presentato un ricorso alla Commissione di Garanzia sul voto. Il comitato della deputata Pd ha fatto sapere di voler fare chiarezza su «comportamenti lesivi dell’onorabilità del partito e degli stessi candidati» accertando tutte le irregolarità e ritenendo comunque le immagini diffuse da Fanpage dopo il voto non idonee «a dare certezza di illeciti comportamenti». Mercoledì la commissione ha bocciato la richiesta di Bassolino di annullare il voto in cinque seggi.

 

Primarie Napoli 2016: Valeria Valente ha vinto, superato Bassolino di 452 voti

 

PRIMARIE NAPOLI 2016, ARRIVA IL RICORSO DELLA VALENTE

«Abbiamo presentato un ricorso per verificare se iscritti del Pd abbiano tenuto comportamenti lesivi dell’onorabilità del partito e degli stessi candidati, durante le primarie», ha fatto sapere il comitato per Valeria Valente Sindaco in una nota che comunica il deposito di un ricorso alla commissione di Garanzia dei Democratici di Napoli. A presentarlo è stato Giuseppe Balzamo, rappresentante della candidata Valente, chiedendo «di avviare ogni accertamento utile» per accertare «se vi siano stati, nella giornata di domenica 6 marzo, comportamenti contrari alle norme previste dallo Statuto del partito», ai sensi degli articoli dello stesso Statuto, che regolano l’apertura di provvedimenti disciplinari. «I fatti sono tutti quelli rilevabili dal video prodotto e pubblicato da ‘Fanpage.it’», che però, è scritto nel ricorso, da solo non è «idoneo a dare certezza di illeciti comportamenti ancorché inopportuni dal punto di vista politico». Di qui l’auspicio del comitato Valente a che la commissione «possa visionare l’intero video attraverso anche una corretta interlocuzione con i produttori del video stesso, al fine di comprendere se vi siano ulteriori casi su cui intervenire», nella convinzione «che si procederà con il rigore necessario e che ogni violazione sarà sanzionata con la severità necessaria».

(Foto: Ansa / Ciro Fusco)

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