Stupro di Firenze, chi sono i due carabinieri accusati

12/09/2017 di Redazione

Emerge in queste ore l’identità dei due carabinieri accusati di aver stuprato, all’alba di giovedì scorso, due ragazze americane a Firenze. Uno dei due è l’appuntato scelto Marco Camuffo, 51 anni, pratese, il più alto in grado, il capo della pattuglia sulla quale sono salite le studentesse che hanno denunciato la violenza sessuale.

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Scrive Stefano Brogioni sul Quotidiano Nazionale:

L’indagine, la sospensione dal servizio, il clamore mediatico giunge in un momento non proprio facile della sua vita privata. Chi lo conosce, lo ha trovato «distrutto». Separato e con tre figli, due femmine e un maschio, Camuffo è stato per anni in servizio nella stazione di Vaiano, nel Pratese, dove, a detta di diversi testimoni, si è sempre mosso con professionalità.

 

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STUPRO DI FIRENZE, SVELATI I NOMI DEI DUE CARABINIERI ACCUSATI

Camuffo è stato «precauzionalmente» rimosso dall’impiego insieme al collega più giovane, il carabiniere scelto Pietro Costa, 32enne nato a Palermo. Che oggi potrebbe presentarsi in Procura. Si legge ancora su Qn:

Con la comparsa del secondo militare, l’indagine condotta dalla squadra mobile con la collaborazione degli stessi carabinieri, sembra aver scollinato. Il crescendo di riscontri alle parole riferite dalle ragazze, culminato nella versione fornita dall’appuntato, rende quasi superflue le prove genetiche, per i cui risultati servono comunque tempi sicuramente più lunghi.

Per quanto riguarda le indagini il procuratore capo di Firenze Giuseppe Creazzo ha confermato che lo stato di alterazione delle ragazze dovuto all’alcol, emerso dai test effettuati a qualche ora di distanza dal presunto stupro. Ulteriori accertamenti serviranno per rilevare il tasso di alcol che scorreva nel loro sangue nel momento in cui le due studentesse sono salite a bordo della gazzella del 112 e successivamente accompagnate a casa, in un palazzo del centro storico.

(Foto: la discoteca dove i due carabinieri hanno incontrato le due studentesse americane. Credit: ANSA / MAURIZIO DEGL’INNOCENTI)

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