Povia si confronta con don Santoro, il sacerdote pro migranti, a Piazzapulita | VIDEO

06/10/2017 di Andrea Mollica

Povia ha cantato Immigrazia in un quartiere storicamente di sinistra di Firenze, così come altre canzoni, in un servizio di Piazzapulita realizzato da Alessio Lasta. Il cantante ha rimarcato come il suo brano, che ha generato una significativa attenzione sui social media ed è diventato controverso per il suo carattere giudicato da molti come xenofobo se non razzista, sia una realtà una canzone che esprime valori di sinistra.

POVIA CANTA IMMIGRAZIA A PIAZZAPULITA, UNA CANZONE DI SINISTRA | VIDEO

Come la difesa del lavoro e dei più deboli, la parte più fragile della società minacciata dal grande capitale finanziario interessato a riempire l’Europa di africani per mantenere bassi i salari. Secondo l’artista è abbastanza ironico come il suo lavoro sia definito di destra, visto che esprime valori in realtà progressisti.  Povia ha anche spiegato gli stupri commessi dai migranti. Secondo il cantante chi non ha mai visto un volto o il dito di una donna come gli stranieri arrivati dai Paesi musulmani – il riferimento appare riferito in modo esplicito al burqa o al niqab – sono eccitati dalla visione delle “nostre” ragazze un po’ mezzo nude. Nel corso del servizio di Piazzapulita Povia si è anche confrontato su immigrazione e accoglienza con don Alessandro Santoro, sacerdote della comunità Le Piagge di Firenze, impegnato da tempo in favore dei migranti.

LEGGI ANCHE > LA GAFFE DI LUIGI DI MAIO SU CESARE BATTISTI: «FERITI DAGLI ANNI DELLO STRAGISMO»

 

Nel servizio di Piazzapulita Don Santoro evidenzia come Povia debba leggere la Costituzione e l’articolo 10, dove è cristallizzato l’articolo 10 che garantisce il diritto d’asilo agli stranieri a cui è impedito l’esercizio delle libertà democratiche. Il cantante don Santoro si son confrontati sull’immigrazione: Povia ha rimarcato come sia impossibile far arrivare tutta l’Africa in Europa. Un’affermazione contrastata da don Santoro, che ha sottolineato come non sia questo il problema, visto non siano certi arrivati un miliardo di africani.

Share this article