Pontida 2015, Salvini ai militanti della Lega: «Vinceremo, ma non mi interessano le alleanze»

PONTIDA 2015, SALVINI: «VINCEREMO, NON ALLEANDOCI CON UN ALTRO PARTITO» (15.10) –

«Noi andiamo a vincere e cambiare l’Italia e l’Europa – ha detto Salvini – Non alleandoci con un partito piuttosto che con un altro. Non mi interessano alleanze partitiche ma parlare a quel 50 per cento di italiani che non votano e non ci credono più Non mi intessa andare a parlare con Alfano, chi se ne fotte di Alfano. Voglio parlare con l’esodato e l’artigiano».

PONTIDA 2015, SALVINI: «AMICI DEL SUD, SIETE MIEI FRATELLI» (15.00) –

«Amici del sud siete miei fratelli. Se vinciamo, vinciamo tutti assieme» – dice Salvini salutando i militanti provenienti dal sud, prima di concludere dando appuntamento all’anno prossimo: «Andiamo via da qui con un patto di sangue e di cuore. Saremo sempre di più da nord a sud e finché non libereremo questa Italia noi non molleremo mai. Viva Bossi, viva Maroni, viva la Lega».

PONTIDA 2015, SALVINI LANCIA LA STOCCATA A LAURA BOLDRINI (14.55)-

«Io non so che problema abbia la Boldrini con le ruspe. Forse ha un problema perché non lavora e la ruspa rappresenta il mondo del lavoro e non degli intellettuali. Viva la ruspa!» – continua Salvini sul palco di Pontida, circondato dai bambini dei militanti presenti sul pratone.

PONTIDA 2015, «IL PAPA HA INCONTRATO I ROM? SPERO ANCHE GLI ESODATI» (14.35)-

Salvini torna a parlare di Papa Francesco: «Mi fa piacere che Papa Francesco a Torino abbia trovato il tempo per incontrare dei rom e sono sicuro che avra’ incontrato anche i torinesi esodati»

PONTIDA 2015, «NON MI PERMETTEREI DI ATTACCARE IL PAPA» (14.20)-

Salvini nega di aver mai attaccato Papa Francesco sul tema degli immigrati: «Non mi permetterei di attaccare mai il Papa», ha dichiarato, definendosi però come «l’ultimo dei buoni cristiani». Ma «rispetto chiama rispetto: è giusto che il Pontefice chiami aiuto per tutto il mondo, ma altrettanto giusto che chi è pagato dai cittadini italiani pensi prima pensi ai cittadini italiani. Uomo si ma fesso no, cristiano si ma autolesionista no».

PONTIDA 2015, IL MOMENTO DI MATTEO SALVINI (14.15) –

Sono da poco passate le due del pomeriggio e, sul palco di Pontida, è appena salito il leader della Lega Nord Matteo Salvini. Definisce la Lega una «forza» di «speranza», e parla delle battaglie che la Lega condurrà in nome dei cittadini: via la legge Fornero e gli studi di settore in primis. «In Italia il primo ladro è lo Stato» – dice Salvini. Via anche l’Imu sui terreni agricoli, capannoni industriali e prima casa. «Qui non c’è rabbia né rancore, ma siamo qui per costruire la speranza e il futuro dei nostri figli. La paura la lasciamo a Renzi e alle sue damigelle».

PONTIDA 2015, UMBERTO BOSSI SUL PALCO PARLA AL PRATONE (14.10) –

«Caro Renzi i voti non servono a niente, anche in democrazia, se non servono a cambiare il Paese – ha detto il Senatùr – Noi non chiediamo i voti per i voti ma per cambiare il Paese. Cosa volete che siano le poltrone? Se noi stiamo su una poltrona con il Paese che soffre non va bene». A breve il discorso di Matteo Salvini

PONTIDA 2015, MATTEO SALVINI CHIAMA I BAMBINI SUL PALCO (13.40)-

Il leader della Lega Matteo Salvini chiede ai bimbi presenti a Pontida di salire sul palco con mamma e papà. Atteso il discorso di Umberto Bossi, al quale il pratone riserva un caloroso applauso ricco di affetto. Mentre volano fischi nei confronti dell’alleanza con il Movimento 5 Stelle.

PONTIDA 2015, APPLAUSI PER MARONI E ZAIA (13.30)-

Grandi applausi per Robero Maroni, che rimarca come la Lega abbia ragione ad attaccare i «falsari della sinistra dell’immigrazione». L’applauso più forte, però, va a Luca Zaia, accompagnato dalla sua squadra di «asfaltatori della sinistra»

PONTIDA 2015, SALVINI: «LA RUSPA LA USO PER RENZI» (13.10)-

Nel frattempo, in attesa di salire sul palco di Pontida, il leader della Lega Nord Matteo Salvini dice ai giornalisti che «la ruspa fa giustizia di tanti errori, la ruspa la uso per Renzi, la ruspa la uso per qualcun altro, per Renzi. La ruspa la usiamo per far ripartire il lavoro».

PONTIDA 2015, CALDEROLI SUL PALCO (13.04)-

Tocca a Calderoli: rivendica l’indipendenza della Padania e urla che «piuttosto che firmare uno statuto di una Lega nazionalista o centralista» si taglierebbe una mano

PONTIDA 2015, CORI DI VAFFA (13.00) –

Il pratone di Pontida esplode in un coro di “vaffa” diretti a Renzi quando il capogruppo alla Camera Fedriga chiede elezioni anticipate. La stessa cosa si ripete quando prende la parola il capogruppo al Senato Centinaio.

PONTIDA 2015, ELOGIO DELLA RUSPA (12.40) –

Applausi anche per il segretario di Noi con Salvini, che celebra la ruspa: «Serve al Nord come al Sud», dice.

PONTIDA 2015, L’ECONOMISTA NO EURO (12.35) –

Ovazione del pratone per Claudio Borghi, economista no euro: «Senza moneta e senza confini non si è padroni a casa nostra» – dice. Poco prima era salito sul palco il responsabile immigrazione della Lega Nord, un uomo di colore che aveva attaccato i clandestini urlando il classico «aiutiamoli a casa loro!»

PONTIDA 2015, «SOLO SALVINI DARA’ UN FUTURO SICURO ALL’ITALIA» (12.13) –

Edoardo Rixi, vicesegretario federale, celebra la vittoria della sua Liguria come una rivoluzione. Poi attacca il governo e i clandestini: «Solo Matteo Salvini darà un futuro sicuro all’Italia», dice, mentre piovono fischi contro Renzi.

PONTIDA 2015, GRIMOLDI ATTACCA IL GOVERNO (12.01) –

Insieme a due sindaci lombardi eletti alla recentissima tornata elettorale, il segretario della Lega Lombarda Paolo Grimoldi usa toni forti, scagliandosi contro «il governo dei rincoglioniti che riempie l’Italia di clandestini». Renzi viene definito «un mentitore», Laura Boldrini definita «un caso da TSO». E il pratone copre di fischi l’evocazione del patto del Nazareno.

PONTIDA 2015, APPLAUSI PER ZAIA (11.59) –

Ovazione del pratone per i dirigenti veneti della Lega sul palco di Pontida: i sostenitori del Carroccio salutano Luca Zaia con un applauso fortissimo, mentre riservano bordate di fischi per il tradimento di Flavio Tosi.

PONTIDA 2015, COTA CHIEDE A SALVINI DI «CACCIARE RENZI» (11.50) –

Sul palco di Pontida torna Roberto Cota, uno dei leghisti più vicini a Umberto Bossi. Cota elogia Salvini e chiede «elezioni subito» per avere il segretario della Lega Nord a Palazzo Chigi.

PONTIDA 2015, PINI: «MAI ALLEANZE CON M5S» (11.30) –

Il segretario della Lega in Romagna, Gianluca Pini, attacca Partito Democratico definendolo «un cancro» e afferma: «Mai alleanze con il Movimento 5 Stelle»

PONTIDA 2015, SUL PALCO I DIRIGENTI DELLA LEGA NORD (11.25) –

Sul palco cominciano i numerosi interventi prima del discorso finale di Matteo Salvini. Si avvicendano i vari dirigenti della Lega, che celebrano le vittorie locali ottenute alle ultime amministrative. Si parte con la Valle d’Aosta, tradizionalmente ostile, e si prosegue con Umbria e Marche.

PONTIDA 2015, ARRIVA SALVINI (E SI FA I SELFIE) (11.12) –

Matteo Salvini è arrivato: Prima i selfie con i militanti in delirio, poi l’alzabandiera dello stendardo con il Sole delle Alpi, mentre il pratone canta il Va’ pensiero. Sventolano centinaia di bandiere.

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Giornalettismo

PONTIDA 2015, IL PRATONE SI RIEMPIE (11.02) –

Matteo Salvini viene chiamato a gran voce dai militanti del Carroccio già arrivati sul pratone: lo vogliono prossimo premier, ma a pochi metri dal palco dove tra pochi minuti parlerà il segretario della Lega Nord, il cuore del Carroccio batte per il nord libero.

pontida 2015
Giornalettismo

PONTIDA 2015, IL PRATONE SI RIEMPIE (11.00) –

Il pratone di Pontida si riempie lentamente: musicisti indipendenti e le voci di Radio Padania intrattengono i militanti in attesa dell’arrivo di Matteo Salvini. Ai gazebo sul pratone si raccolgono le firme per l’indipendenza del Veneto. Su tutto aleggia l’odore delle salamelle grigliate.

PONTIDA 2015, ARRIVANO I MILITANTI (10.55) –

La strada a fianco del pratone è bloccata da una lunga coda: il flusso dei militanti del Carroccio è continuo e si vedono molte bandiere piuttosto vissute, testimonianza di una lunga militanza. La maggior parte dei presenti al raduno viene dal nord, ma c’è anche qualcuno dei “meridionali di Salvini”.

PONTIDA 2015, TUTTI SUL PRATONE (10.30) –

Il Pratone non è pieno, ma è già affollato dalle centinaia di sostenitori del Carroccio arrivati per la tradizionale giornata a Pontida. La ruspa è collocata vicino al palco: ci sono anche molti ragazzi con le magliette di Matteo Savini. Ma a dominare è ancora il colore verde, quello della Padania.

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Matteo Salvini a Pontida

, al raduno della Lega Nord decine di migliaia di persone attendono l’intervento del segretario del Carroccio. Un’enorme attenzione che non si limita ai numerosi partecipanti alla plenaria del movimento. Dopo il successo delle regionali e delle elezioni amministrative Matteo Salvini lancia la sfida a Matteo Renzi per il governo nazionale. Il rombo delle ruspa posta al centro del pratone sembra capace di unire le numerose e variegate anime della Lega Nord, ancora vicina ma per molti versi anche mai così distante dal movimento autonomista plasmato dal fondatore Umberto Bossi. Matteo Salvini a Pontida dovrà dimostrare di sapere unire l’anima tradizionale del Carroccio con  le diverse idee della destra nazionale, per poter guidare la successione di Silvio Berlusconi e battere PD e M5S.

Photocredit copertina: LaPresse – Spada

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