«Il poliziotto mi ha sparato perché non mi sono fermato all’alt, ho perso un occhio»

14/11/2016 di Redazione

«Non lo so perché quel poliziotto ha sparato, mi sono fermato quando ho visto la paletta dell’alt. Adesso ho perso un occhio e non so cosa farò». È la drammatica testimonianza di Efisio Pilurzi, 71 enne pensionato che sabato sera a Roma, poco prima delle 21, a bordo della sua auto, una Fiat 500 d’epoca, non ha visto un posto di blocco sulla via del Mare verso Ostia.

 

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NON SI FERMA AL POSTO DI BLOCCO, IL POLIZIOTTO GLI SPARA

Un agente che stava soccorrendo un pedone investito poco prima, quando ha visto la vettura superare il blocco, non ha esitato ad impugnare la pistola e sparare due colpi. Uno dei due ha centrato il parabrezza, che si è frantumato. Le schegge di vetro hanno poi colpito al volto la vittima, che ha perso l’occhio sinistro. Scrive oggi Flaminia Savelli su Repubblica riportando la testimonianza dell’uomo

«Stavo procedendo sulla via del Mare, verso casa di mio fratello a Ostia. In lontananza ho notato le luci di un’ambulanza e macchine della polizia. Ho rallentato, non sarò andato oltre i 20 km orari. Il posto di blocco non l’ho visto, altrimenti avrei cambiato strada, poi è successo tutto in pochissimi secondi: il poliziotto ha alzato la paletta dell’alt, ho fermato la macchina e poi ho sentito due spari. Uno dietro l’altro».

 

Quindi la sua auto era ferma quando sono stati sparati i colpi?

 

«Sì, ne sono sicuro. Una manciata di istanti dopo sono partiti i proiettili. Uno ha colpito il vetro, mi sono messo una mano davanti al viso ma era già troppo tardi. Una scheggia ha colpito l’occhio sinistro. Non lo sentivo più e c’era sangue ovunque. Quando sono sceso dall’auto ho chiesto al poliziotto: “Ma che hai fatto? Perché?”. Non si è neanche voltato per rispondermi».

Efisio è stato soccorso dai medici dell’ospedale Grassi di Ostia, poi trasferito d’urgenza all’Umberto I, dove è stato sottoposto ad un intervento di sette ore. I dottori non hanno potuto fare nulla, ed è la prima cosa che hanno detto al paziente quando mi è svegliato. L’occhio non c’erà più. Il pensionato ha già dato mandato al fratello di denunciare il poliziotto. «Ammetto di aver forzato il posto di blocco – dice – , ma un poliziotto può sparare per questo?».

AGENTE DAL GRILLETTO FACILE

Valentina Errante sul Messaggero racconta che per il poliziotto che ha sparato l’anziano non è stata la prima volta. L.R, agente scelto da dieci anni, in servizio al reparto volanti della Questura di Roma, in passato aveva già esploso dei colpi, e non solo a un posto di blocco. L’amministrazione gli aveva anche contestato un uso leggero delle armi:

Già in passato L.R. aveva impugnato le armi contravvenendo le “procedure” previste in polizia. Un uso “leggero” che gli era costato il richiamo dell’amministrazione. Una prima volta era accaduto a un posto di blocco, aveva sparato in aria quando non sarebbe stato necessario, ma anche in seguito si erano verificati episodi minori dello stesso tipo.

Adesso il dipartimento di pubblica sicurezza del Ministero dell’Interno, che aveva già richiamato l’agente per i precedenti, aprirà un procedimento disciplinare, che sarà, però, immediatamente sospeso, in attesa dell’esito delle indagini della magistratura.

Il nome del poliziotto sarà iscritto questa mattina sul registro degli indagati con le ipotesi di lesioni gravissime ed eccesso colposo nell’uso legittimo delle armi. Toccherà alla pm Paola Guglielmi stabilire come siano effettivamente andati i fatti. Saranno fondamentali le perizie e le testimonianze, tra queste c’è anche quella di Pilursi che, dal suo letto d’ospedale, continua a chiedersi perché sia stato aperto il fuoco contro di lui.

(Foto di copertina da archivio Ansa)

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