Roman Polanski contestato dalle femministe in topless: «Very important pedophile» | VIDEO

A Parigi, a margine della prima del suo ultimo film D’apres una historia varie (Basato su una storia vera), Roman Polanski è stato contestato dalle femministe di Femen, il movimento di protesta ucraino diventato famoso per la pratica di manifestare in topless. Si sono presentate così anche davanti al regista polacco, con scritto sul petto «Very important pedophile», un gioco di parole con l’acronimo Very importan people (vip).

POLANSKI CONTESTATO DALLE FEMMINISTE A PARIGI

Polanski è stato contestato dalle femministe per il suo passato da pedofilo: il regista, oggi 84enne, nel 1977 accusato dello stupro della 13enne Samantha Gemimer, avvenuto a casa di Jack Nicholson, ha patteggiato, riconoscendo di avere avuto rapporti sessuali con la ragazzina. Dopo 42 giorni di carcere, il premio Oscar è uscito con la condizionale ed è fuggito in Europa, per non tornare mai più negli Stati Uniti.  Negli anni sul regista sono piovute altre accuse: l’attrice Charlotte Lewis sostiene che lui l’abbia stuprata nel 1983, mentre la pittrice Marianne Bernard riferisce di molestie subite a soli 10 anni. Un’altra vittima, Robin, sarebbe stata violentata a 16.

Roman Polanski è stato contestato dalle femministe sulla scia delle polemiche accese dallo scandalo Weinstein. «Nessun onore per lo stupratore», hanno urlato al regista, per poi condividere immagini e video del blitz sui social network.

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