Pizzarotti indagato a Parma per l’alluvione del 2014, ma non c’è avviso di garanzia

08/06/2016 di Redazione

PIZZAROTTI INDAGATO PER L’ALLUVIONE A PARMA DEL 2014 –

Federico Pizzarotti, il primo sindaco di una città importante eletto tra i rappresentanti del M5S, deve affrontare una nuova grana giudiziaria. E con lui uomini della protezione civile e il comandante vigili, che vengono iscritti nel registro degli indagati della procura della Repubblica per l’alluvione e l’esondazione dei torrenti Baganza e Parma (ad anticiparlo questa mattina La Gazzetta di Parma). Indagati anche il comandante della polizia municipale, Gaetano Noe’, il dirigente della protezione civile regionale, Gabriele Mainetti, e di quella provinciale, Gabriele Alifraco, e l’ex responsabile del servizio tecnico di bacino, Gianfranco Larini.

Secondo gli inquirenti, però, come riporta il giornale principale della città ducale:

L’iscrizione registrata all’inizio della scorsa settimana, ma senza alcuna informazione di garanzia perché finora la procura non ha svolto atti (interrogatori o perquisizioni, per esempio) che richiedano la presenza di un difensore, e quindi l’invio di un avviso. Disastro colposo, il reato ipotizzato, di cui il sindaco deve rispondere come autorità di protezione civile in città.

Le ipotesi di indagine sono chiare

L’inchiesta si è anche concentrata sugli interventi che non sarebbero stati fatti (o sarebbero stati realizzati solo in parte) per almeno limitare i danni dell’inondazione

Una nuova tegola per il “ribelle” Pizzarotti, tenuto da Grillo ancora in quello che il giovane primo cittadino ha definito il “purgatorio” della sospensione che potrebbe sfociare in una possibile espulsione. E il Movimento dei Nuovi Consumatori insiste “Lui e l’assessore al bilancio Ferretti espongano il loro 335, il certificato sui procedimenti in corso a loro carico”.

Share this article