Pisa, polizia manganella le donne di «Non una di meno» | VIDEO

La folla che grida, la scintilla che parte, la polizia che carica. Scene di ordinaria follia a Pisa, dove le forze dell’ordine (polizia e carabinieri, in azione congiunta) – nel corso di uno sgombero – hanno manganellato le donne di «Non una di meno», movimento di protesta contro la violenza di genere, nato in Argentina nel 2015 e diffuso in diversi Paesi del mondo.

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Il locale gruppo della città toscana, da qualche mese, aveva occupato un ex centro di accoglienza per migranti in via Garibaldi, trasformandolo in uno spazio aperto, destinato a tutte le donne che hanno deciso di lottare contro gli abusi e contro le violenze che subiscono. Il centro era stato ribattezzato Mala Servanen Jin, che in lingua curda significa «Casa delle donne che combattono».

Paradossalmente, sono state proprio le donne che lottano contro la violenza ad essere colpite dall’azione delle forze dell’ordine. L’occupazione era partita all’indomani del grande sciopero globale dell’8 marzo (#Lottomarzo, appunto), proclamato in diverse parti del mondo, che ha avuto un successo enorme in termini di partecipazione e di condivisione.

LA PROTESTA DI NON UNA DI MENO CONTINUA

Dopo l’azione di sgombero (con alcune manifestanti che sono state portate via di peso) e dopo gli scontri con le forze dell’ordine, le donne pisane di Non una di meno hanno proclamato un’assemblea pubblica davanti a Palazzo Gambacorti, sede del Comune, lanciando l’evento con lo slogan «Se toccano una, toccano tutte».

(VIDEO E FOTO da profilo Facebook MSJOccupata)

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