Pier Luigi Bersani, l’operazione per l’emorragia cerebrale

06/01/2014 di Redazione

L’intervento a cui è stato sottoposto l’ex segretario del Pd Pier Luigi Bersani e’ stato “complesso”. Lo ha definito così Ermanno Giombelli, il neurochirurgo che ha operato Pier Luigi Bersani all’ospedale Maggiore di Parma. L’intervento e’ cominciato attorno alle 18.30 ed è finito verso le 22.

 

PIER LUIGI BERSANI, L’OPERAZIONE PER L’EMORRAGIA CEREBRALE – L’operazione chirurgica e’ sostanzialmente servita per chiudere, con una specie di clip, la malformazione cardiovascolare, un aneurisma all’arteria cerebrale, le cui caratteristiche non potevano essere trattate in maniera endovascolare. Una malformazione che potrebbe essere congenita visto che c’è una familiarita’. “Nelle prossime ore – ha detto Giombelli – faremo una tac di controllo. Per il momento e’ presto per esprimere pareri assoluti, la prognosi rimane riservata e sicuramente non la scioglieremo prima di 72 ore. In queste situazioni andiamo avanti di 24 ore in 24 ore”. L’emorragie vengono calcolate in una scala da uno a quattro e quella di Bersani era al grado tre. I danni neurologici da uno a cinque, e in questo caso il grado raggiunto era il due. Il fatto che Bersani sia sempre rimasto cosciente e che sia andato tempestivamente al pronto soccorso è considerato un fatto positivo dai medici. Danni definitivi, ha detto Giombelli, “non ne presumiamo, ma dobbiamo vedere le indagini successive perche’ il rischio e’ rappresentato dalle ischemie cerebrali: ma il fatto che sia sempre cosciente e’ un fatto positivo, siamo abbastanza ottimisti”. L’ospedale di Parma diffonderà un nuovo bollettino medico domani intorno alle 11.

IL PARTITO E LA CITTA’ – Accanto alla moglie, alle figlie, al fratello, tanti esponenti del Pd della citta’ e il presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani, legato a Bersani da un rapporto strettissimo e di lunga data. Ma a Bersani sono arrivati la solidarieta’ e l’incoraggiamento di tutta la politica italiana e anche quella del presidente francese Francois Hollande. Il segretario Matteo Renzi era pronto per andare a trovarlo a Parma, ma vista la situazione ha preferito aspettare, rimanendo in contatto telefonico con Errani. Seguono con apprensione le condizioni di Bersani il premier Enrico Letta, suo vice ai tempi della segreteria, il Capo dello Stato Giorgio Napolitano e i presidenti delle Camere. Ma nessuno si e’ chiamato fuori dal far sentire la propria vicinanza a Bersani, e non solo dal suo partito.

LA SOLIDARIETA’ DEI LEADER – Silvio Berlusconi ha voluto inviare un “abbraccio affettuoso ad un avversario leale”, Pier Ferdinando Casini si e’ detto vicino ad un “galantuomo ed un grande amico” ed anche il vicepremier Angelino Alfano ha voluto esprimergli la propria vicinanza. “Bersani – ha detto Renato Brunetta – e’ un mio amico personale, sono molto triste e molto preoccupato. Forza Pier Luigi, ne hai passate tante. Hai fatto tante battaglie, fai anche questa”, mentre l’ex ministro Giulio Tremonti ha auspicato di incontrarlo presto in Val Tidone. Un messaggio di incoraggiamento e’ arrivato anche da Federico Pizzarotti, sindaco del Movimento 5 Stelle della citta’ in cui Bersani e’ ricoverato. “Nell’Ospedale di Parma – ha detto – operano stimati e attenti professionisti. L’onorevole Bersani e’ quindi in buone mani, ed io gli auguro di tornare il prima possibile assieme a chi gli vuole bene”.

(Photocredit L’ospedale di Parma, al 4° piano il reparto di neurochirurgia nel quale è ricoverato Pierluigi Bersani, Parma, 5 gennaio 2014. ANSA/ELISABETTA BARACCHI)

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