Perchè vengono le rughette sulle mani quando si sta a mollo?

01/07/2011 di Redazione

Secondo Nature è una questione di evoluzione

Finora si è pensato che fosse un naturale fenomeno della pelle a contatto con l’acqua: quando siamo immersi in acqua per lungo tempo, la naturale reazione della pelle delle mani è quella di raggrinzirsi per l’effetto dell’assorbimento di maggior materiale liquido. Invece, spiega Nature – e dunque la fonte è più che attendibile – si tratterebbe di un fenomeno collegato all’evoluzione dell’uomo.

QUESTIONE DI ADATTAMENTO – In ambienti umidi la pelle forma queste piccole rughe, spiega la principale rivista scientifica internazionale, per garantire la manualità e la prensilità su terreni scoscesi.

Le rughe si comportano come il battistrada sui copertoni. Creano canali che permettono all’acqua di scivolare via mentre premiamo le nostre impronte digitali su superfici umide. Permettono alle dita di avere un migliore contatto con le superfici umide, consentendo una miglior presa.

E’ noto da tempo, spiegano gli scienziati, che le rughe sulle mani vengono controllate dal sistema nervoso. Questo ha spinto gli scienziati a questo collegamento che potremmo definire “evolutivo”. Nature indugia nella spiegazione scientifica del fenomeno.

Quando premiamo con un dito, applichiamo una pressione. I lati del dito sono come pendii dove l’acqua può facilmente scorrere e cadere, ma la parte liscia è più come una pianura dove l’acqua ristagna. Le rughe sono sulla pianura perchè “è proprio lì che deve essere fatto il maggior lavoro” per far scorrere via l’acqua.

Secondo Nature c’è comunque un certo dibattito all’interno della comunità scientifica sul punto: “L’ipotesi è ingiustificata”, dicono altri scienziati.

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