Perché l’8 marzo non è la Festa della Donna

Nella giornata internazionale della donna, l’8 marzo, si sono verificati tre casi di femminicidi, l’uccisione di una donna da parte di un compagno. I casi di oggi non dimostrano però una particolare differenza con quanto già accaduto nelle settimane scorse, visto che nel 2013 la violenza contro le donne era già cresciuta rispetto al passato, una tendenza purtroppo confermata dall’inizio del nuovo anno.

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FEMMINICIDI DELL’8 MARZO – Il femminicidio, l’omicidio di una donna causato da motivi collegati alla sua identità di genere, ha caratterizzato anche l’8 marzo. La giornata internazionale della donna, caratterizzata nell’usanza comune dalla distribuzione delle mimose e dalle uscite in compagnia di molte ragazze e signore, del 2014 è stata colpita da tre eventi luttuosi. La scorsa notte, in provincia di Frosinone, Sebastiano Fedele, un operaio di 44 anni ha ucciso sua moglie, Silvana Spaziani, di due anni più anziana. Durante una delle ricorrenti liti domestiche Fedele ha colpito la moglie con un’asta di ferro, facendola cadere dalle scale. La donna è spirata dopo che il marito l’aveva portata a letto, e quando Fedele se n’è accorto, non ha chiamato i soccorsi. La confessione dell’omicidio è arrivata poche ore dopo il crimine, mentre nel resto dell’Italia altri due femminicidi si sono verificati durante questa giornata. A Vigevano un uomo di 71 anni ha ucciso la sua compagna per la gelosia suscitata dalla sua nuova relazione, che non aveva accettato. I due gestivano insieme un bar dove la vittima è stata assassinata a coltellate. La donna, più giovane di una ventina d’anni, aveva iniziato un nuovo legame sentimentale che ha scatenato l’ira omicida del padre delle sue figlie.

FEMMINICIDI ABITUALI – Il terzo femminicidio è avvenuto oggi invece a Gualdo Tadino. Una donna romena è stata ritrovata morta in una stanza d’albergo, dove si trovava con il marito. L’albergato della località umbra ha subito allertato le forze dell’ordine, che hanno ritrovato il suo cadavere accanto al corpo del compagno. Il marito della romena assassinata brutalmente con varie coltellate ha tentato di togliersi la vita tagliandosi le vene, ma il suo intento suicida non ha avuto successo. Al momento l’uomo si trova ricoverato in ospedale, e secondo i primi accertamenti medici non corre un pericolo mortale. Tre storie molto tristi, che però appartengono alla quotidianità del nostro paese. In Italia, benché meno numerosi di quanto possa apparire dall’enfasi mediatica con cui talvolta sono accolti, le donne vengono uccise su base pressoché quotidiana. Gli ultimi dati parlano di femmicidi in aumento, ed i casi di oggi dimostrano questa tendenza.

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FEMMINICIDI IN CRESCITA – In occasione della Giornata internazionale delle donne, che si festeggia nel nostro paese da ormai quasi 100 anni, è stata presentata una ricerca sugli ultimi sviluppi del femminicidio. Secondo la Casa delle donne di Bologa, che ha realizzato l’ottava indagine sulla violenza di genere perpetrata contro le italiane o le residenti nel nostro paese ha rilevato 134 casi di femmicidio. L’analisi è stata condotta basandosi sulla ricerca di un gruppo volontario, che ha esaminato i casi di cronaca raccontati dai media. 134 femmicidi sono un dato in crescita rispetto alla media degli scorsi nove anni, che era pari a 116 omicidi di genere.  Secondo quest’indagine restano confermati i dati dei femminicidi rilevati  dalle scorse ricerche. Tra le vittime di femmicidio il 70% sono donne italiane, e questo crimine viene perpretato da un’identica percentuale da maschi nostri connazionali. I femminicidi interessano tutte le fasce di età pur se si riporta quest’anno una incidenza maggiore nella fascia di età tra i 36 e i 45 anni, mentre l’anno scorso si registrava nella fascia 46-60.

VIOLENZA DI GENERE – La ricerca della Casa dellle Donne rimarca come i femmicidi siano causati dalla relazione di genere, visto che nel 58% dei casi l’autore è stato il partner attuale o l’ex compagna della donna uccisa. Un dato che che sottolinea come non esista alcuna specificità dei casi successi oggi, visto che le festività, più o meno sentite, non interrompono l’abitualità del crimine. Si ruba e si uccide a Natale come a Ferragosto, in tutte le parti del mondo, e anche nella giornata che a livello globale viene dedicata alle donne purtroppo si sono verificati omicidi che mai dovrebbero succedere. La rilevanza di questo fenomeno è cresciuta negli ultimi anni, e il Parlamento italiano ha approvato una nuova normativa che permette un contrasto più efficace, secondo il parere della maggior parte degli esperti, contro la violenza di genere. Sarebbe bello che queste norme dessero un contributo rilevante alla fine, o quantomeno ad una mitigazione, di una scia di violenza che dovrebbe inquietarci ogni giorno, e non solo in occasione dell’8 marzo, come appare da certe ricostruzioni giornalistiche.

 

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