Paulo Dybala, la Juventus è preoccupata dai fratelli procuratori e dal suo tentativo di diventare un personaggio

19/12/2017 di Redazione

Paulo Dybala preoccupa la Juventus, che ha accolto con soddisfazione la forte riduzione della squalifica per il presidente Agnelli, ormai già scontata, per il caso legato alla compravendita dei biglietti da parte degli ultrà. Il numero 10 della squadra bianconera è il più forte giocatore della serie A, ma sta vivendo un periodo di forte crisi. Nelle ultime due giornate di campionato è stato messo in panchina da Massimiliano Allegri, e il folgorante inizio di stagione, 10 reti in sole 6 partite, appare ormai un lontano ricordo. Non solo per la mancanza di gol, solo due nelle ultimi undici gare di serie A, ma per l’involuzione nel gioco.

 

PAULO DYBALA, JUVENTUS PREOCCUPATA DA FRATELLI PROCURATORI

Ieri il Corriere della Sera ipotizzava un Paulo Dybala afflitto da problemi relativi alla vita privata, ipotizzando eccessi notturni legati a donne e altri scandali. Repubblica, giornale che ora è legato alla famiglia Agnelli, risponde però in un articolo di Emanuele Gamba che sembra una risposta ufficiosa della società al commento di Cristiano Gatti. Paulo Dybala non ha una vita privata irregolare, fatta di feste, donne, eccessi che lo distraggono dalla sua professione: il paragone con Mario Balotelli non è veritierio dunque per la società bianconera. Il numero 10 inquieta la Juve per altri motivi. Da quando Dybala ha cambiato i procuratori, rompendo con Pier Paolo Triuliz, che aveva curato il suo trasferimento dal Palermo alla Juventus, la sua attenzione verso il calcio è diminuita. La colpa, secondo l’articolo di Emanuele Gamba, è la pressione dei suoi fratelli, Gustavo e Mariano, che spingono Paulo Dybala a diventare un personaggio à la Neymar, per vincere fuori dal campo così come sul rettangolo verde. «Tutto è cominciato quando Dybala ha scaricato il suo procuratore storico, Triulzi, affidandosi ai fratelli maggiori Gustavo e Mariano, che su Paulo, rimasto orfano di padre a 15 anni, hanno un forte ascendente. Così forte, temono alla Juve, da condizionarlo pesantemente. I Dybala hanno preso come riferimento la gestione “familiare” di Neymar, giocatore grandissimo attorno al quale ruota un indotto ancora più grande, un mondo di followers e like in cui il calciatore di plastica è famoso e fa soldi più di quello in carne e ossa. Così, alle pose su social e riviste è stata data più importanza della posizione in campo. Sull’ultimo numero di Vanity Fair c’è la sua foto in copertina a petto nudo, addominali scolpiti: ecco, mai juventino era finito con i muscoli in vista su carta patinata. Al terzo piano della sede alla Continassa, hanno sfogliato il giornale e scosso la testa, preoccupati», scrive Emanuele Gamba. Il Corriere della Sera aggiorna il caso Dybala parlando invece di tensioni legate a un possibile trasferimento al PSG, con i fratelli del giocatore che avrebbero fatto infuriare la Juve per aver aperto una trattativa al di là delle regole.

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Un altro problema di Dybala, rimarca Emanuele Gamba, è la sua tendenza a non accettare i consigli di Massimiliano Allegri, a cui reagisce stizzito, chiudendosi in se stesso. L’allenatore della Juventus ha fatto presente al giocatore che in questo momento dovrebbero essere i suoi compagni di squadra, non lui, a lamentarsi. L’articolo di Repubblica ricorda un episodio dell’anno scorso, quando il giocatore passò un altro Natale difficile, per rimarcare quelli che la Juve giudica come problemi di immaturità, che andrebbero risolti, così come sarebbe auspicabile per la società bianconera trattare con un procuratore diverso dai fratelli Dybala. Prima della finale di Supercoppa italiana col Milan Paulo Dybala si era rifiutato di allenarsi ai calci di rigore perché Allegri l’aveva escluso dai titolari, per poi sbagliare il tiro dal dischetto decisivo.

Foto copertina: Luca Marenda/Pacific Press via ZUMA Wire)

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