Patrizio Cinque e quel dirigente spostato. Faceva multe troppo grosse sugli abusi

23/09/2017 di Redazione

Dopo l’intervista a Piazzapulita della soprintendente Maria Elena Volpes si è scoperto che la casa definita abusiva dei genitori del sindaco M5S di Bagheria, Patrizio Cinque, non è stata ancora sanata. Parole che contrastano con le rassicurazioni fatte da Luigi Di Maio e il candidato governatore per i 5 stelle in Sicilia Giancarlo Cancelleri. Ma c’è di più. Oggi Emanuele Lauria per Repubblica parla della posizione del sindaco in merito proprio all’abusivismo nel suo comune. E di un dirigente spostato dal suo incarico in un settore molto delicato.

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Cinque risulta indagato nella maxi inchiesta di Termini-Imerese per aver rivelato alla sorella e al cognato «una istruttoria sulla loro casa costruita in modo illegittimo». Riporta La Repubblica:

Nelle intercettazioni agli atti dell’inchiesta si sente Cinque criticare aspramente l’ex dirigente del settore Urbanistica Enzo Aiello per avere applicato sanzioni troppo pesanti: «Sta dando ventimila euro a tutti, secondo me è una follia, perché non fai duemila, scusa? La vogliamo vedere questa cosa?», chiede Cinque al suo assessore Maria Laura Maggiore. L’intercettazione è del 30 aprile 2016. Ciò che si apprende ora è il seguito di quella storia: il 25 luglio dello stesso anno, meno di tre mesi dopo quelle parole, il sindaco avvierà un procedimento disciplinare nei confronti di Aiello, che sarà poi sospeso e trasferito ad altro incarico perché, a dire di Cinque, avrebbe frenato le demolizioni. Alle demolizioni, e alle sanzioni, il consiglio comunale ha poi dato un freno con il regolamento approvato nel giugno scorso, che concede la possibilità di continuare a vivere in immobili abusivi non solo ai responsabili degli illeciti ma anche a parenti ed eredi.

Questa ed altre norme, come denuncia il verde Angelo Bonelli in un dettagliato esposto, favorirebbe il sindaco, i suoi congiunti, ex assessori e consiglieri di M5S a Bagheria.

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